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L’odio contro la bellezza

Colpevoli di pericolo di pericolo

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Il 23 settembre 1980 viene eseguito il blitz contro i giovani di Terza Posizione.
Per effettuare una trentina di arresti verranno impiegati cinquecento agenti molti dei quali concentrati a Roma la sera prima.
Dopo cinque anni e mezzo di detenzione quei ragazzi che in molti casi diventeranno maggiorenni dietro le sbarre, verranno quasi tutti assolti.
Solo un numero ristretto di imputati verrà condannato per la fantasiosa accusa di aver costituito un’associazione segreta all’interno dell’associazione…


Reati specifici? Praticamente nessuno.
Verrà applicato il principio di “pericolo di pericolo”, l’accusa sostenendo che pur non avendo commesso nulla di grave, per la loro mentalità, quei ragazzi avrebbero potuto farlo in qualsiasi momento.
Probabilmente la felicità – perché tale era – di quei giovani non poteva essere sopportata da chi non ha mai saputo essere felice.

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