Temevano che passassero alla coltura dell’olio di ricino?
I coloni israeliani hanno bruciato centinaia di ulivi di proprietà palestinese vicino alla città cisgiordana di Nablus mentre l’esercito israeliano controllava, secondo l’affermazione di alcuni testimoni .
“Quando abbiamo visto le fiamme, abbiamo chiamato i vigili del fuoco, ma i soldati hanno impedito di farli avvicinare per evitare scontri con i coloni”, un contadino palestinese ha dichiarato alla AFP.
I coloni, secondo quanto riferito dalla dichiarazione di Havat Gilad, hanno rubato i frutti di 800 alberi appartenenti a contadini palestinesi la scorsa settimana.
“Ogni anno rubano le nostre olive e bruciano i nostri alberi”, ha aggiunto il contadino.
La sede in Gran Bretagna dell’agenzia di aiuti Oxfam ha detto in un rapporto pubblicato venerdì scorso che gli attacchi dei coloni in Palestina ad aziende olivicole sono frequenti e spesso aumentano nel periodo del raccolto.
L’agenzia ha riferito che gli aiuti al settore dell’olio di oliva, che contribuisce fino a $ 100 milioni di reddito annuo per alcune delle comunità più povere palestinesi, potrebbe portare un futuro migliore per l’economia palestinese, a condizione che il suo potenziale sia realizzato.
L’agenzia ha dichiarato che Israele dovrebbe rimuovere gli ostacoli alla produzione di olive palestinesi nei territori occupati della West Bank che “soffocano” il vero potenziale del settore.