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Lunedì dell’Angelo

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Come Heinrich Ehrler ascese ai cieli settant’anni fa

Heinrich Ehrler (nato il 14 settembre 1917 a Oberbalbach, Baden; caduto il 6 aprile 1945 sopra Scharlibbe vicino Stendal) era un ufficiale tedesco della Wehrmacht, maggiore, pilota di caccia e decorato con foglie di quercia della Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli sono stati attribuiti almeno duecentonove abbattimenti confermati, su poco più di quattrocento voli sul nemico.
Heinrich Ehrler nel 1935 servì in artiglieria. Nel 1936 prese parte alla guerra civile spagnola, nella Legione Condor in qualità di artigliere contraerei.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, studiò per diventare pilota. In totale Ehrler fece fuoco su duecentonove/duecentoventi apparecchi nemici (cinque con il Messerschmitt 262), conseguendo il suo duecentesimo abbattimento con un Messerschmitt Bf 109, numero di fabbrica 13605. Secondo la comunità dei piloti di caccia, Ehrler era tra i meritevoli per la decorazione con le spade. Tuttavia, si ritiene che la cerimonia non abbia più avuto luogo, forse a causa della vicenda “Tirpitz”.
Il maggiore Ehrler era presente, tra gli altri, quando la corazzata “Tirpitz” venne affondata, senza che fosse in grado di intervenire. Oltre mille camerati della Marina tedesca persero la vita. Ehrler venne afferrato dal senso di colpa perché il suo gruppo arrivò troppo tardi e non poté proteggere la nave.
Dopo che ebbe lasciato il comando e tutti gli onori, il suo amico e poi comandante di stormo Theodor Weissenberger nel tardo 1944 mise alla prova Ehrler nel neonato Squadrone 7, che era equipaggiato con il caccia a reazione Messerschmitt 262.
Infine, il 6 aprile 1945, Ehrler abbatté due B-24 nemici. Quando non ebbe più munizioni, speronò un terzo B-24 e portò anche questo all’abbattimento, mentre Egli si schiantò mortalmente. 
Le Sue ultime parole nel traffico radio per il comandante Weissenberger divennero famose nel mondo:
“Theo. Non ho più munizioni. Io vado a speronare questo qui. Arrivederci. Ci vediamo nel Valhalla!”.
Walter Schuck, asso dell’aviazione, che seguì il traffico via radio nella zona delle operazioni, ricorda queste ultime parole del suo amico e compagno, in modo un po’ diverso, ma non meno struggente:
“Theo, qui Heinrich. Ho abbattuto solo due bombardieri. Sono senza munizioni, è ora di speronare. Arrivederci, ci vediamo nel Valhalla!”.
Decorazioni (estratto)
Croce in bronzo spagnola (con spade).
Distintivo di pilota.
Croce di ferro (1939) 1ª e 2ª classe.
Coppa d’onore della Luftwaffe per la prestazione eccezionale nella guerra dell’aria il 20 luglio 1942.
Fibbia anteriore di volo per i cacciatori della Luftwaffe in oro.
Croce tedesca in oro il 18 marzo 1943 come tenente 6ª squadriglia del 5° Squadrone caccia.
Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con foglie di quercia.
Croce di cavaliere il 4 settembre 1942 come tenente e pilota 6ª squadriglia del 5° Squadrone caccia.
Foglie di quercia il 2 agosto 1943 (duecentosessantacinquesima cerimonia) come capitano e comandante del 3° gruppo del 5° Squadrone caccia.
Indimenticabile!

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