
Ricorrendo alle mie conoscenze di altri tempi, raccontavo di quel Ventennio in cui, per dare strumenti di cura per malattie endemiche nel nostro paese si iniziava a costruire l’Istituto Forlanini che veniva inaugurato nell’anno 1934, lo stesso anno in cui si inaugurava anche l’Istituto Superiore di Sanità e due anni prima che venisse inaugurato sempre a Roma anche l’Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani.
In quegli anni anche a Milano un ospedale come il Sacco, già Sanatorio di Vialba, fu fondato nel 1927 e sempre nel 1927 iniziò la costruzione dell’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli, il maggior ospedale della Campania. Nel Piemonte a Torino, un gioiello che fa parte del circuito della Città della Salute di Torino, fu inaugurato nel 1935, il suo nome è legato a ciò che un tempo sorgeva al suo posto. Qui, infatti, vi era in precedenza un mulino chiamato “La Molinetta”. Il Policlinico Universitario di Palermo nacque con l’emanazione di leggi per le opere nel 1924. In particolare col Regio decreto legge (6 maggio 1926 n° 886), l’esecuzione di opere pubbliche nel quadro del potenziamento dell’alta cultura si tradusse nel progetto, definito la “Grande Palermo”. Fu attivo dal 1939.
Littoria fu fondata in un anno ed ebbe subito il suo ospedale S. Maria Goretti e lo stesso fu per Sabaudia e tante città di fondazione.
Stavo raccontando di questo, ed ero appena all’inizio, quando dal fondo della sala una voce si levò per chiedere: “Ma quanti secoli ha durato quel ventennio?”.