Nel bergamasco gli amministratori locali leghisti scrivono i cartelli stradali in dialetto. E ora anche nei grandi magazzini spuntano indicazioni in bergamasco. Nel mondo dello sradicamento di ogni identità, c’è chi non trova di meglio che questi espedienti parodistici per affermare le proprie appartenenze, ma gli esiti, purtroppo, sono più comici che altro.
Dopo i cartelli in dialetto bergamasco, sono arrivate anche le indicazioni stradali e i segnali al supermercato. A piazzare le prima e’ stato il sindaco leghista di Cologno al Serio, Roberto Legramanti, indignato per la decisione del suo collega di Bergamo, Roberto Bruni, che poche settimane dopo essere stato eletto con la sua coalizione di centrosinistra, ha fatto togliere i cartelli con la scritta ‘Berghem’ installati dal suo predecessore di centrodestra.
Come risposta, il primo cittadino di Cologno ha trasformato i segnali stradali che indicano la via per Bergamo aggiungendoci anche quelli che mostrano come arrivare a ‘Berghem’. Questo, spiega Legramanti, per “riaffermare l’importanza del dialetto, simbolo di appartenenza all’identita’ e alle tradizioni bergamasche”. Ma il sindaco di Cologno ha anche aperto una nuova frontiera della toponomastica: la Lega nord ha fatto sapere che incitera’ tutti gli altri suoi sindaci a fare altrettanto.