Sovranista franco-europeo, nobel di economia
Il 31 maggio 1911 nasceva a Parigi il fisico ed economista francese Maurice Allais, Premio Nobel per l’Economia nel 1988.
Morirà a Saint-Cloud, comune alla periferia della Capitale, all’età di 99 anni.
Maurice Allais è stato uno dei critici del Trattato costituzionale europeo e in generale delle modalità di costruzione dell’Unione europea, della quale si professa comunque convinto sostenitore.
In generale, è anche un critico feroce dell’iperliberismo (laissez faire) sia in campo nazionale che internazionale, e delle modalità a questo ispirate con le quali è stata compiuta la mondializzazione.
Con l’ampliamento del commercio su scala transnazionale e transcontinentale, quando le barriere cadono tra insiemi che l’autore definisce “non omogenei” sotto i punti di vista: economico, sociale, lavorativo, si entra in uno scenario particolare. Evidenziando le criticità dell’integrazione tra contesti dissimili, la logica che ne consegue è quella di attuare forme di protezionismo all’interno di insiemi quanto più ampi ed omogenei possibili, sì da evitare forme di dumping sociale. Un esempio di (parziale) successo empirico nell’applicazione del concetto espresso si riscontra nell’Unione Europea, costruita su accordi tra Nazioni e contesti che si trovavano -e si trovano tuttora- in condizioni quasi sovrapponibili per quanto riguarda le strutture produttive, la disciplina del lavoro, le forme di tutela sociale. Una tale impostazione è, inoltre, integrabile al tema dello sviluppo autocentrato di cui tratta Guillaume Faye, nel saggio Per l’Indipendenza Economica.