Home Tempi Moderni Mensa insana pro corpore insano

Mensa insana pro corpore insano

0

 

In un terzo di quelle scolastiche è a rischio la salute dei giovani studenti

             Cibo scadente, norme igieniche non rispettate, locali e apparecchiature non a norma. Circa un terzo delle mense scolastiche ispezionate in tutta italia dai carabinieri del Nas nei primi otto mesi dell’anno è risultato irregolare. I 174 controlli, eseguiti tra gennaio e agosto, hanno portato alla chiusura di 15 strutture per motivi di salute pubblica, due mense sono state sequestrate, per un valore complessivo di 2,73 milioni di euro.
Oltre 3,6 le tonnellate di alimenti posti sotto sequestro, duecento le confezioni incriminate, quattro i campioni prelevati (tra alimenti, medicinali e altro) ancora in corso di analisi e accertamento. I carabinieri del nucleo antisofisticazione e sanità hanno denunciato 28 persone alle procure della repubblica e hanno effettuato 44 segnalazioni all’autorità amministrativa.
Si tratta di 101 infrazioni complessivamente accertate; in alcuni casi quelle penali (32) e quelle amministrative (69) sono a carico della stessa struttura; pertanto, da quanto emerge dai dati, circa il 30% delle mense sottoposte a verifica presenta delle irregolarità. Il tutto a una settimana dall’inizio del nuovo anno scolastico che si annuncia problematico, dal punto di vista sanitario, a causa della prevista pandemia di nuova influenza.
“C’è un’equidistribuzione dei sequestri sul territorio nazionale – spiega ad apcom il vicecomandante dei carabinieri per la tutela della salute, antonio amoroso – possiamo dire che le irregolarità sono a macchia di leopardo. In buona parte riguardano episodi di frodi, in particolare casi di cibo non adeguato o nocivo, oppure carenze strutturali nelle apparecchiature utilizzate. Spesso la somministrazione di cibo non idoneo non è un fatto voluto, ma causato da ignoranza, disinteresse o cattiva formazione. Somministrare carne avariata, nella maggior parte dei casi, è attribuibile a episodi di imprudenza”.

“Accade spesso che vengano somministrati cibi di minor pregio – afferma il colonnello amoroso – ma in linea di massima possiamo dire che si tratta di aziende di catering corrette, e che non c’è da preoccuparsi. Nonostante i 17 sequestri, tutto sommato l’attenzione e i controlli sono assicurati. Va detto anche – aggiunge – che qualche irregolare c’è sempre”.
Al Nas spetta anche il controllo dei capitolati d’appalto delle mense. Ovvero, verificare se il cibo previsto sulla carta è veramente quello che finisce nei piatti dei bambini. “La nostra attenzione per le mense scolastiche è prioritaria – dice Amoroso – del resto i destinatari sono soggetti molto sensibili come i bambini, che hanno un apparato immunitario vulnerabile. Fino ad ora ci sono stati dei casi di malori intestinali e disordini alimentari. Ma non si sono registrati casi di intossicazioni gravi”.
“Nelle mense – rileva Amoroso – bisogna fare i conti, come in altri settori, anche con il lavoro nero. E’ un fenomeno che esiste. Ma come rappresentante del Nas non posso che auspicare che le stesse associazioni di settore, ogniqualvolta hanno delle sensazioni di irregolarità, ci interpellino. Noi siamo disponibili e pronti a intervenire nelle situazioni di irregolarità. Il nas deve essere un alleato di questi enti in funzione della sicurezza delle mense”.
La preoccupazione dei genitori per i propri figli “è normale”. E a ridosso dell’anno scolastico, ormai alle porte, “i controlli nelle mense si intensificheranno”. L’auspicio è che “non solo siano i genitori o il Nas a controllare e vigilare, ma gli stessi istituti. E’ interesse di tutti per garantire la salute, che è un diritto e un bene assoluto e primario. La correttezza nella somministrazione dei cibi nelle mense è legata anche al buon nome dell’istituto e dell’azienda fornitrice. Credo – dice l’ufficiale dei carabinieri – che sia un interesse comune e lo deve essere”.
C’è una relazione tra l’igiene in mensa e un’eventuale diffusione nelle scuole del virus della nuova influenza? “si tratta di cose non connesse per ora. Tutto sommato – osserva il colonnello – l’Italia sta da tempo perimetrando l’insidia e si sta preparando a fronteggiare la piena. E’ un fenomeno preoccupante, ma i controlli saranno rigorosi. Non preoccupiamoci troppo”. La chiusura degli istituti è un fatto “emergenziale”. E almeno fino ad ora, il fenomeno “ci riguarda molto più dal punto di vista mediatico, che non sul piano dei fatti. Possiamo dire di essere tranquilli e pronti”. “Più che il virus dell’influenza suina – conclude il vice comandante del Nas – in questo momento l’insidia maggiore per la salute del bambini è la qualità del cibo nelle mense”.

Ma dateci la suina!

Nessun commento

Exit mobile version