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Mettiamoci una croce sopra

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I vescovi compatti con i musulmani contro il voto svizzero

Solidarietà religiosa.  Il Vaticano ha dato sostegno ai musulmani svizzeri dove la costruzione di nuovi minerati è stata vietata. Interrogato dall’ansa, il presidente del consiglio pontificio per i migranti, Monsignor Antonio Maria Sveglio, ha detto di trovarsi “sulla stessa linea dei vescovi svizzeri”. “Non vedo come si possa ostacolare la libertà di religione – aveva dichiarato già venerdì scorso – o impedire a qualcuno di costruire la sua chiesa.
Domenica sera il segretario generale della conferenza episcopale svizzera, Monsignor Felix  Gmür aveva qualificato il risultato del referendum come “un colpo alla libertà di religione e d’integrazione. Il Concilio Vaticano II – aveva aggiunto – dice chiaramente che è lecito per tutte le religioni di costruire edifici religiosi e i minareti sono appunto edifici religiosi. E’ un colpo duro per l’integrazione di chi viene in Svizzera”.
Insieme ai rappresentanti cattolici anche il Gran Mufti d’Egitto, Ali Gomaa, ha denunciato il risultato del referendum svizzero considerato “un insulto” per i musulmani di tutto il mondo.  Il capo della  Nahdlatul Ulama (NU) d’Indonesia, Maskuri Abdillah, ha chiamato i 234 milioni di fedeli indonesiani a “non reagire con eccesso” alla decisione degli svizzeri.

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