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M’illumino di cencio

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Si potranno ottenere immagini e foto dai propri vestiti

   Ottenere immagini dai propri vestiti? Fotografare ciò che ci circonda senza una macchinetta fotografica? Per adesso è fantascienza, ma presto potrebbe essere realtà. Alcuni ricercatori statunitensi hanno creato un tessuto in grado di rilevare la lunghezza d’onda e la direzione della luce che lo colpisce. Il team di ricerca ha trovato un modo per posizionare con precisione sensori in fibra ottica per coordinare i segnali elettrici che inviano quando vengono illuminati. Per gli studiosi, questo è un primo passo verso la creazione di tessuti in grado di “fotografare” l’ambiente.
La ricerca, condotta sotto la supervisione di Yoel Fink del Massachusetts Institute of Technology, parte da uno studio precedente che ha già portato alla creazione di sensori molto lunghi, leggeri e flessibili. Sono questi quelli deputati a misurare la temperatura. Finora ne sono stati creati di più grandi e hanno già trovato posto in tessuti “intelligenti” per i soldati o per coloro che lavorano in ambienti ostili.
Ora, gli scienziati sono riusciti a tendere un tratto di 25 millimetri di polimero, una macromolecola plastica di origine sintetica, in fibre molto più sottili che nella ricerca precedente, consentendo, così, un impiego anche per sensori foto-sensibili. Così, in questo studio, pubblicato in un articolo sulla rivista americana Nano Letters, la squadra guidata da Yoel Fink è riuscita a realizzare 0,1mq di tessuto. Attravero l’impiego di questo materiale fotosensibile e di sensori, è stato possibile ottenere l’immagine, anche se ancora grezza, proiettata sul piccolo quadrato di tessuto. Un buon inizio.

 

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