Napoleone
Nel giorno di ferragosto di 249 anni fa nasceva in Corsica l’Imperatore. Napoleone Bonaparte è figura storica controversa; ma questo lo si deve soprattutto al fatto di avere scontentato al tempo stesso reazionari e progressisti, quindi gli storiografi di ambo i campi. Un exploit che da solo lo renderebbe grande e che lo accomuna a figure come Nerone e Adolf Hitler.
A prescincere da ciò e dalla straordinaria versatilità nella grandezza di stratego, conduttore d’uomini, politico, uomo di cultura e legista, Napoleone fu tra i primi a comprendere la questione della moneta (di cui oggi tanto si straparla nelle formule frettolose e grottesche di certa destra) e a dichiarare la guerra all’Usura. Contro di lui la Cartagine-Londra e l’Internazionale dei Rothschild.
Con lui anche, se non soprattutto, la selezione secondo meriti, tra i quali gli eroici non ebbero di certo l’ultima piazza, e la trasformazione della mobilitazione delle masse di origine giacobina in una mobilitazione imperiale con l’avvento delle prime concezioni di Europa. Il suo metter fine al simulacro di Sacro Romano Impero lo ricongiunge simbolicamente a Odoacre facendone il restauratore con la Translatio per un’epoca nuova. Da tutto ciò, come imitazione o financo come reazione, presero il via tutti i nazionalismi rivoluzionari e l’ideale che avrebbe infiammato il XX secolo.
