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Morales della favola

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Le associazioni umanitarie sono quasi sempre la longa manus dei servizi e delle multinazionali

Il governo del presidente boliviano Evo Morales ha annunciato oggi la «decisione politicà di espellere dal Paese l’agenzia statunitense per l’aiuto economico e umanitario nel mondo, la Usaid, sostenendo che la »United States Agency for International Development« promuove piani per destabilizzare il capo dello Stato. Lo ha reso noto Juan Ramon Quintana, direttore dell’Agenzia per lo sviluppo delle microregioni e delle frontiere del paese sudamericano senza però precisare quando questa espulsione verrà formalizzata. »Così come il presidente, nel settembre del 2008, ha espulso l’ambasciatore Usa, Philip Goldberg, accusandolo di cospirazione politica, oggi dobbiamo cacciare l’Usaid«, ha detto l’alto funzionario in una conferenza stampa nella sede del governo. »Se all’agenzia Usa restasse un pò di dignità, dovrebbe andarsene per conto suo, senza aspettare l’espulsione«, ha dichiarato Quintana. D’altra parte, già ieri, il governo aveva espresso il proprio »malcontento« all’ambasciata Usa per i presunti contatti telefonici di un suo funzionario con i leader di un gruppo di indigeni che hanno iniziato una marcia di protesta contro la realizzazione di una strada nella zona amazzonica in cui vivono.

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