La recensione di Adriano Romualdi al primo volume della monumentale biografia defeliciana di Mussolini testimonia la sua attenzione per l’avanguardia storiografica, anche se di matrice antifascista. Un invito a scoprire il messaggio rivoluzionario di Mussolini al di là delle sue caricature patriottarde e delle infamità antifasciste.
Mussolini il rivoluzionario è il primo solido pilastro di un’opera in quattro volumi che ha in cantiere il giovane storico Renzo De Felice. Essa abbraccia la vita di Mussolini dalla nascita al 1920 e descrive la formazione e le battaglie del futuro Capo del Fascismo dagli anni della giovinezza socialista a quelli del primo squadrismo. Un fascio di luce gettato su di un periodo decisivo della vita di Mussolini e un contributo prezioso ad intendere la sostanza profonda di questa genuina natura di ribelle e di lottatore.
Purtroppo, a distanza di vent’anni dalla morte, un discorso serio su Mussolini aspetta ancora di essere fatto. Da una parte ci sono la ingiuria, la diffamazione, la calunnia contro un avversario la cui ombra non dà pace e tregua. Dall’altra la patetica e casalinga rievocazione dei fedeli che rischia di deformare in una oleografia borghese la personalità del più spregiudicato rivoluzionario della storia d’Italia. Questo libro del De Felice può essere la prima pietra per la ricostruzione della viva immagine di Mussolini. Un libro serio, documentato, ponderato, scritto, per quanto possibile, senza pregiudizio. È, diciamolo subito, una sorpresa, perché l’editore del volume è il famigerato Einaudi e il prefatore il viscido, sfuggente, Delio Cantimori. Evidentemente qualcosa si sta muovendo nel complesso fazioso e retrivo della storiografia antifascista e, dopo l’orgia di banalità e di calunnie, qualcuno tra i più seri e tra i più colti sente il bisogno di incominciare ad usare un linguaggio più onesto e più pulito.
Non sappiamo se nei prossimi volumi dell’opera (“Il fascista” “Il duce” “L’alleato”) De Felice riuscirà a conservare la misura e l’equilibrio di cui fa sfoggio in questo primo libro, ma l’inizio è senza dubbio soddisfacente.
Mussolini il rivoluzionario è un’opera che pone le basi della ricostruzione della personalità di Mussolini. Perché Mussolini è stato soprattutto, innanzitutto, una figura di rivoluzionario. Un rivoluzionario: cioè un uomo dotato della istintiva capacità di agire in modo profondo ed incisivo sulle situazioni e sugli stati d’animo, non subendoli ma trasformandoli con un azione violenta, sconvolgitrice, imprevedibile. Un rivoluzionario: ossia una personalità capace di estrarre l’essenziale da un’idea, da una realtà, da un sentimento, e di rendere visibile a tutti, in un momento, ciò che è vecchio e ciò che è nuovo, ciò che è vivo e ciò che è morto, quel che va abbandonato e quel che va conquistato.