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Nascita di un Imperatore

Corso, italico, Francese, Europeo

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Il 15 agosto 1769 nasce ad Ajaccio Napoleone Bonaparte.

Questo grande uomo è stato denigrato e calunniato da destra e da sinistra, sia sul piano storico che su quello politico; nel suo caso si è replicato quanto era avvenuto per Nerone e quanto avverrà più recentemente in modo regolare.

Le menzogne e le distorsioni non si contano. Dai cristiani integralisti che lo accusano di avere osteggiato il Cristianesimo senza essere al corrente non solo delle sue posizioni ma delle sue disposizioni in senso opposto, che vanno fino all’obbligo di Messa per gli ufficiali, ai democratici che lo accusano di autocrazia e ai socialcomunisti che gli imputano una politica borghese.

In realtà fu un uomo di ingegno, conoscenza e inventiva superiori e riuscì, come altri in passato (Augusto, Federico II di Svevia, Carlo V) a porsi a cerniera tra due epoche riuscendo a compiere una sintesi in cui il meglio di entrambe emergeva spesso.

Fu Egli stesso a dire che aveva “rettificato” la Rivoluzione alla quale riuscì a legare non pochi princìpi del passato, rigenerati e rinvigoriti.

A lui dobbiamo la prima visione moderna dell’Europa unita e la prima Grande Armée a cui si ispireranno poi i capi delle Rivoluzioni Nazionali del XX secolo che ne erano ammiratori, e da cui quello italiano era ispirato fino al riprenderne i simboli (che a sua volta Napoleone aveva mutuato dall’Antica Roma) per le formazioni repubblicane.

Ironia della vita. Indisse e combatté una “Guerra all’Usura” gettando perfino in prigione il Rothschild di Francia che la “tradizionalista” Restaurazione della Santa Alleanza (in realtà Santa Finanza..) rese invece barone.

Non soltanto nel suo destino eroico, sovrumano e tragico, ma nelle opere d’innovazione rigeneratrice Egli è il capostipite di tutto quello che di buono si è poi manifestato nella “Età Contemporanea” come si definisce la storia a partire dal 14 luglio 1789.

Fu anche colui che diede vita a ogni processo nazionale rivoluzionario, non solo nelle nazioni dalla sua parte (Italia, Polonia) ma anche in quelle che reagirono alla sua egemonia (Germania).

Oltre ai nemici interni di sempre, che si contano a milioni per le nature superiori ma che, gelosi e invidiosi, sono servili e tradiscono solo quando la barca affonda, ebbe un grande nemico: l’Impero britannico e perse solo quando lo Zar di Russia tradì l’impegno di un’intesa duratura con lui e di una gestione bicefala con Parigi per mettersi invece contro, al servizio della potenza Wasp.

La storia è maestra di vita.

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