venerdì 19 Luglio 2024

Ne carcererà più la penna che il computer

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A Montingham falliscono anche i tribunali

 

Va bene, c’è la crisi e la spending review è più che necessaria. Ma ha del clamoroso e rivela quanto sia in affanno la macchina statale il contenuto di una circolare del ministero della Giustizia in cui si invitano i tribunali a tornare all’antico: ovvero, far trascrivere a mano i verbali di udienza. 

 

La sollecitazione è motivata, ancora una volta, dalla carenza di risorse. In attesa di fondi da destinare alle ditte che hanno in appalto il servizio di registrazione e trascrizione (stenotipia), il ministero “raccomanda di valutare fin da ora l’opportunità” di limitarne l’utilizzo “ai soli procedimenti nei quali non sia praticabile la redazione di un verbale in forma integrale manuale”. Dal primo dicembre il servizio di stenotipia potrebbe addirittura essere sospeso. Se non arriveranno i fondi, spiega infatti la circolare, il ministero “dovrà rescindere i contratti” stipulati con le ditte che svolgono il servizio di registrazione e trascrizione “e, pertanto, a decorrere dal primo dicembre 2012, lo stesso potrebbe essere interrotto”.
La verbalizzazione manuale, comunque, per il momento non è “consigliata” quando si tratti di “udienze penali nei processi con rito direttissimo, con imputati in stato di fermo o detenzione, ovvero nei procedimenti in cui si decide in merito a provvedimenti restrittivi della libertà personale”.
La Direzione Generale del ministero della Giustizia, è spiegato ancora nella circolare, a maggio scorso ha chiesto al ministero dell’Economia e delle Finanze “l’integrazione ai fondi inizialmente stanziati sui vari capitoli di spesa che sono risultati insufficienti alle effettive esigenze”. “Tale richiesta – è aggiunto – è stata avanzata anche in relazione al capitolo di spesa” per “i costi relativi al servizio di documentazione degli atti processuali penali”.

Poiché il ministero dell’Economia “non ha ritenuto di dover effettuare l’integrazione richiesta”, al ministero della Giustizia “si è presa in considerazione la possibilità di sopperire alla mancanza di risorse con gli stanziamenti provenienti dal Fondo Unico Giustizia della cui ripartizione, tuttavia, ad oggi non è ancora pervenuta notizia certa”.

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