venerdì 27 Settembre 2024

Né nude né mute

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JESOLO – Si accendono i riflettori su Miss Italia ed è subito polemica. Alla prima foto ufficiale delle 187 concorrenti, parte di esse indossavano una maglietta inequivocabile: «Né nude né mute». Il destinatario del messaggio è il presidente della Camera Laura Boldrini, che qualche tempo fa si era rallegrata per l’esclusione di Miss Italia dal palinsesto Rai, pronunciando parole infuocate contro lo storico concorso di bellezza: «Spero che le ragazze italiane per farsi apprezzare possano avere altre possibilità che non quella di sfilare con un numero- aveva detto la Boldrini – . Le ragazze italiane hanno altri talenti».
Se il numero sul petto delle concorrenti è davvero sparito nella 74ma edizione di Miss Italia, in svolgimento a Jesolo, Patrizia Mirigliani ha dunque voluto rispondere a modo proprio, come avrebbe fatto probabilmente Enzo (Mirigliani, ndr) alla terza carica dello Stato. Con la pacatezza che la contraddistingue da sempre, la patron del concorso spiega che le magliette «vogliono essere una manifestazione di disagio espresso dalle ragazze del concorso, e dal concorso stesso, a favore della libertà delle donne». «Ho invitato personalmente due volte la Boldrini a Miss Italia – ha puntualizzato Patrizia – la quale ha risposto con una lettera dai contenuti riservati. Per quanto mi riguarda è sempre la benvenuta». La titolare di Miss Italia in versione 2.0 ha poi definito il concorso «sociale», difendendo la scelta del Comune di aver impiegato degli sponsor per chiudere un’operazione a costo zero (i soli costi della logistica) per le casse pubbliche, elogiando il ruolo degli sponsor stessi. «Nella storia del concorso non c’è mai stata una finale autunnale e in una località balneare, anche se con Miss Italia nel Mondo siamo stati qui 4 anni e il ritorno era nell’aria – ha concluso Patrizia – . Siamo inoltre in una nuova televisione che ci dà la carica giusta rinascere e rilanciare una grande edizione di Miss Italia».
Il sindaco Valerio Zoggia, dal canto suo, ribadisce l’ottima intesa con la Miren, precisando che lo slittamento della finale è stato causato “solo” dal ritardato accordo con La7. Infine c’è spazio anche per l’ex sindaco di Jesolo, Francesco Calzavara, che qualche anno fa, insieme al governatore del Veneto Luca Zaia, creò le basi per mettere le mani sullo storico concorso di bellezza italiano, a colpi di Prosecco e radicchio di Treviso.

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