sabato 20 Luglio 2024

Niente più n’drangheta

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Oggi è solo filiale della massoneria

 

Via vecchie regole e norme obsolete. La ‘ndrangheta si ristruttura. Cambia volto e corre al passo con i tempi. Alcuni capi storici come i Mancuso di Limbadi non si riconoscono più in quell’organizzazione criminale d’un tempo, e si spingono a definire arcaico il termine ‘ndrangheta. Illuminanti a proposito alcuni passaggi di un’intercettazione ambientale captata in un casolare di campagna dove Pantaleone Mancuso, detto Luni, 64 anni, boss di lungo corso, amava intrattenersi con i propri uomini a parlare d’affari e di strategie criminali: «La ‘ndrangheta non esiste più!…. Una volta, a Limbadi, Nicotera, Rosarno (comuni ad alta densità mafiosa della Piana di Gioia Tauro ndr) c’era la ‘ndrangheta!. Adesso la ‘ndrangheta fa parte della Massoneria, diciamo è sotto la massoneria. Ha però le stesse regole!… La ‘ndrangheta non c’è più è rimasta la massoneria e quei quattro storti che ancora credono alla ‘ndrangheta!…».
L’INCHIESTA – L’intercettazione è parte integrante di un’inchiesta divisa in tre tronconi, coordinata dalla Dda di Catanzaro che giovedì mattina ha emesso 24 fermi con l’accusa di usura, estorsioni e danneggiamenti. Il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, e i pm antimafia Marisa Manzini e Simona Rossi, hanno anche scoperto il ruolo avuto dalla cosca Mancuso nel corso delle elezioni amministrative del maggio 2011. I Mancuso avrebbero infatti «appoggiato» le candidature a sindaco in alcuni comuni della costa degli Dei, come Joppolo, Ricadi, Limbadi. Luni Mancuso nel corso delle conversione si è lasciato andare a commenti di natura sociologica e si è interrogato su quel che è stata e di cosa ne sarà della ‘ndrangheta.
I POVERACCI DELLE COSCHE – «Una volta era dei benestanti; poi gliel’hanno lasciata ai poveracci, agli zappatori!», dice Mancuso. «La vera ‘ndrangheta non è quella che spesso si sente parlare o come la intendono i mass media e i carabinieri…. Adesso sono tutti giovanotti che vanno a ruota libera, sono tutti drogati». Pantaleone Mancuso fa un parallelo con i tempi passati. «Lo ‘ndranghetista non voleva la droga, non faceva mai una lite, non osava fare il magnaccia. Non picchiava mai la moglie, non si ubriacava mai. Non poteva neanche entrare nelle cantine». Era un personaggio di rispetto insomma la cui serietà veniva misurata nei comportamenti quotidiani dal «mastro di giornata», (una delle cariche interne all’organizzazione criminale). Il ragionamento di Luni Mancuso si fa ancora più esplicito sino ad accomunare la ‘ndrangheta alla vecchia Democrazia Cristiana. «Caduta la Dc hanno fatto un altro partito, Forza Italia. Bisogna modernizzarsi, non stare con le vecchie regole. Il mondo cambia e bisogna cambiare tutte cose (…). Oggi la chiamano Massoneria, domani la chiameranno P4, P6,P9!». Parola di Luni Mancuso.

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