venerdì 19 Luglio 2024

Noland lies

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•    Il Ministero degli Esteri Siriano: le dichiarazioni della portavoce del Ministero degli Esteri Americano rappresentano una palese ingerenza nel lavoro della Lega Araba e un tentativo falso e vergognoso di internazionalizzazione della crisi

Il portavoce del Ministero degli Esteri e dei Siriani all’Estero, il dottor Jihad Maqdisi, considera le false accuse rivolte da Victoria Noland, portavoce del Ministero degli Esteri Americano il 3 gennaio scorso, secondo cui la Siria non si atterrebbe al protocollo firmato con la Lega Araba, offensivi nei confronti della stessa Lega, del cui lavoro la Noland dice di preoccuparsi. Le sue dichiarazioni rappresentano una palese ingerenza in quella che è l’essenza stessa del lavoro della Lega e nella sovranità degli Stati che ad essa appartengono.
Nel suo comunicato, Maqdisi ha aggiunto che le dichiarazioni della Noland rappresentano un deliberato e ingiustificato tentativo di internazionalizzazione della crisi e un atteggiamento che anticipa la presentazione del primo rapporto degli osservatori arabi e danneggia il loro lavoro.
Non è nelle intenzioni della Siria – ha concluso Maqdisi – fornire all’America un resoconto del suo rispetto o meno del protocollo, dal momento che gli USA non sono una delle parti in causa, mentre invece sono una parte nel processo di incitamento alla violenza, attraverso la sedizione e la mobilitazione.

•    Le autorità siriane hanno rilasciato 552 fermati implicati nei recenti avvenimenti, che non si sono però macchiati di crimini di sangue. Altri fermati erano stati rilasciati a dicembre e novembre.
 
•    Due cittadini siriani e un agente delle forze dell’ordine sono morti ieri a causa dei colpi di arma da fuoco di un gruppo terroristico armato che viaggiava su un’auto priva di targa nella zona industriale di Homs.
Un altro gruppo armato ha preso di mira un veicolo dell’ospedale ostetrico “Al Waleed”, di fronte all’ospedale nazionale di Homs, causando la morte del direttore del deposito di medicinali, Mohammad al-Shareef.

•    Le autorità competenti hanno sequestrato, all’interno di un’auto nel quartiere di Bab Amro ad Homs, una quantità di armi fra cui un mortaio , un razzo RPG, un razzo di grandi dimensioni, diversi fucili e un ordigno fatto a mano, oltre a munizioni e due sistemi di comunicazione, uno dei quali “Al-Thuraya”.

•    Due gruppi terroristici armati hanno ucciso il 3 gennaio scorso dei cittadini in due quartieri della città di Hama, mentre ieri sera un altro gruppo ha ucciso Samih Shahwan, sindaco dei distretti di  al-Sina’a, al-Tadamon e Basatin Saleh, nella città di Jableh.

•    Gli artificieri hanno disinnescato il 3 gennaio oltre 50 ordigni fatti a mano inseriti in bombolette di gas e tubi di metallo, collocati dai gruppi terroristici armati in diverse zone della periferia di Idleb per colpire le forze dell’esercito e dell’ordine e alcune importanti strutture vitali.

•    Due membri delle forze dell’ordine sono rimasti leggermente feriti ieri in seguito all’esplosione di un ordigno piazzato da un gruppo terroristico armato all’incrocio del villaggio di Al-Tarnabeh, ad ovest della città di Saraqeb.
Un altro gruppo armato ha svaligiato l’edificio del centro culturale di Tal Mardikh, sempre in provincia di Saraqeb, rubando i condizionatori e le radio, oltre a rovinare il contenuto di libri e documenti e distruggere porte e finestre.

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