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Non discendiamo dalle scimmie. Non noi

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Il circolo futurista iride il darwinismo, l’altro dogma del creazionismo

ANCORA EVOLUZIONISMO? MA CHE E’ UN PESCE D’APRILE?! Questo è l’appello che i ragazzi del Circolo Futurista – CasaPound Italia hanno lanciato ieri mattina in Via Nazionale – 193 a Roma, di fronte al Palazzo delle Esposizioni, dove si sta svolgendo la mostra dedicata a Charles Darwin. In perfetto stile futurista, spargendo volantini ed esponendo uno striscione con la frase sopra indicata, dichiarano “Vogliamo che la favola sulla teoria evoluzionista non abbia il classico lieto fine, poiché secondo noi questa frode scientifica ha avuto in questi centocinquanta anni già troppo successo, sicuramente immeritato. Non siamo noi a confutare tale teoria, ma fu proprio lo stesso Darwin, nel corso della sua vita, a non credere più a ciò che aveva precedentemente sostenuto”. Continuano dicendo “Ci sembra opportuno mettere la parola fine a questa imposizione scientifica, perché la scienza deve uscire dai paradigmi politici marxisti e non allinearsi a quel pensiero unico che ormai va sempre più di moda”. Il Circolo Futurista conclude “Dedichiamo questa protesta a Rutilio Sermonti che con i suoi scritti, è sicuramente uno dei pochi che si batte per abolire l’evoluzionismo darwiniano, come teoria scientifica obbligatoria”.

L’evoluzionismo fa, in effetti, acqua da tutte le parti, così come la fa il creazionismo biblico. È ora che si liberi la mente e si conceda che gli studi prendano strade libere e costruttive com’era accaduto nella prima metà del secolo scorso. Ma la reazione dei mandarini e dei chierici è ancora molto forte.

 

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