Home Storia&sorte Non è la guerra del sangue contro l’oro

Non è la guerra del sangue contro l’oro

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Ma rendiamogli l’Onore che si merita

Non ho dubbi nell’affermare che certe guerre non vadano fatte.
Potevamo risparmiarci i caduti di Nassyria, quelli di Kabul e l’ultimo giovane Alpino. Potevamo risparmiarci queste morti non perchè io sia contro la guerra per definizione – lungi dall’esser un falso moralista alla stegua dei pacifisti che sprangano i giovani nelle manifestazioni – ma  perché una Nazione che si rispetti imbraccia le armi per questioni d’onore. Una Nazione che si rispetti imbraccia le armi per difendere il suo territorio. Una Nazione che si rispetti imbraccia le armi quando la diplomazia fallisce e non vi è altra soluzione per garantire l’equilibrio politico e sociale del proprio Popolo. Una Nazione che si rispetti imbraccia le armi contro una nazione d’eguale potere bellico.
È triste dover far le guerre solo perchè si è parte di un’alleanza militare disonorando la propria Costituzione che ripudia apertamente la guerra come strumento di offesa.
Sono contro la guerra dell’oro, contro l’idea di esser parte dell’altrui espansionismo imperiale senza che il nostro popolo ne tragga benefici diretti. Sono contro questa guerra, ma rendo onore, con una mano sul cuore ed il braccio teso verso il cielo al nostro combattente. Rendo onore a lui, come ho reso onore a tutti gli altri caduti, nell’attesa che un giorno la nostra Nazione possa uscire da questa umiliante condizione di vassallaggio nella quale versa dal 25 aprile del 1945.
Alpino Matteo Miotto: Presente!

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