sabato 20 Luglio 2024

Non toccate la fattoria del Mulino Bianco!

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

alt
Siamo ormai tutti degli omogeneizzati

Non toccate la fattoria del Mulino bianco! Sapori antichi, atmosfera familiare, si direbbe un’ icona della “tradizione”; chi non ha mai sognato di vivere in quel posto? Nonostante tutto, anche questo simbolo potrebbe perdere tutto il suo carico di emozioni.
L’Italia negli ultimi giorni sta subendo uno, se non l’ultimo, dei più agguerriti attacchi al sistema economico, sociale ed identitario. Alcuni arrivano dal mercato, gli altri proprio dalle istituzioni e dalla politica che guidano il nostro Paese.
Per quanto riguarda i presunti “gioielli di famiglia” e i marchi del famoso Made in Italy (moda, eno-gastronomia, ecc.), vale la pena ricordare che quasi tutti sono oggetto delle brame o hanno una nuova proprietà non italiana: francese, spagnola, in alcuni casi cinese… l’elenco è lungo. Se da una parte si può essere orgogliosi di tante attenzioni – riconoscimento globale dell’eccellenza del prodotto italiano – dall’altra non si può che biasimare chi ha reso possibile siffatti scenari di mercato, senza tener conto (o ben sapendo, la qual cosa sarebbe ancor più grave) delle ricadute sul sistema Italia.
Giusto per citare un esempio odierno: la scalata degli spagnoli a Telecom, ma non erano in crisi come e peggio di noi? E chi finanzia questa scalata? Mezzi propri? Forse le stesse banche spagnole che stavano sull’orlo del fallimento, salvate dalla BCE con iniezioni di liquidità a gratis (di fatto gli stessi italiani stanno permettendo, finanziariamente, a stranieri di comprarsi i propri asset)? Oppure l’Alitalia ai francesi, che ne
faranno uno spezzatino per tenersi la parte più remunerativa (gli slot), lasciando le macerie in cassa integrazione generale.
Levata di scudi, da parte della politica, a stigmatizzare queste operazioni. A che pro? Gli stessi attori che oggi s’indignano, sono gli stessi di ieri che hanno permesso tutto questo.
Per non parlare degli amministratori (manager che fa tanto fico!) messi a capo delle aziende, in perfetto stile “manuale Cencelli”, profumatamente ricompensati per le loro professionalità e crear disastri… salvo poi dichiarare candidamente di non sapere cosa succedeva nelle aziende da loro gestite (F. Bernabè docet).
D’altro canto vent’anni di non-gestione, in tal senso, hanno affievolito le sensibilità (semmai ce ne fossero state) degli italiani. Noi stessi, nella gran parte della popolazione, stiamo perdendo tutto quanto può rimandarci ad un concetto di Nazione di Popolo. Arrivisti, infidi, voltagabbana, opportunisti, ambigui, trasformisti per il proprio tornaconto.
Ben lontani dagli stereotipi dei nostri avi, subiamo in silenzio qualsiasi iniziativa volta alla distruzione della nostra identità nazionale e famigliare.
Flussi migratori indiscriminati, ius soli, genitore 1 e 2 (anche qui discriminazione sessuale se vogliamo: il sostantivo genitrice è ancora valido per qualsiasi vocabolario d’italiano; chi è 1 e chi 2?)…, stiamo diventando un omogeneizzato, una massa informe e incolore senza spina dorsale.
Applaudiamo a pseudo-tentativi di riconoscimento (o protezione) della donna e non ci accorgiamo che non sono altro che l’ennesimo tentativo di de-strutturare la famiglia, la società italiana. Individualismo globale, ecco cosa vogliono. Crociate contro lo sfruttamento dell’immagine dei minori e delle donne, pubblicità ingannevole e discriminatoria la chiamano.
Cosa c’è di discriminatorio nell’immaginare una casa di campagna in riva al fiume, la mamma che prepara la colazione o il pranzo ai propri cari, la felicità che aleggia nelle mura domestiche…
In piedi gente, alzate la testa, ribellatevi.
…… e starete in piedi di fronte loro, leggerete la paura nei loro occhi; terrore, per quello che siete, per le idee che rappresentate, per il coraggio che, in tante “battaglie”, avete profuso, ma soprattutto e semplicemente perché, non vi siete piegati alla via comoda e non avete rinnegato i vostri ideali.
Ecco perché vi odiano!
Vi appelleranno nei peggiori dei modi: fascisti, razzisti, nazionalisti, omofobi… non avranno altri argomenti per ridurvi al silenzio se non quello, già tentato centinaia di volte, di eliminarvi fisicamente.
Comunque sia camminerete sempre a testa alta e continuerete a guardare fisso le sfide che vi si presenteranno davanti.

Ultime

Alto tradimento

Il 25 luglio tedesco: cruento e fallito

Potrebbe interessarti anche