Nude look

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Adolescenti comunicano al cellulare con foto osé

E’ polemica in America sul Sexting, un termine nuovo, la trasmissione on line, via cellulare ma non solo, dei propri nudi e seminudi. Da un sondaggio del 2008 risulta che un adolescente americano su cinque, maschi e femmine dai 13 ai 19 anni, si mostra a tutti in versione nature o discinta, talora ai limiti della pornografia. Lo scambio di queste foto, una forma di esibizionismo sessuale, è in aumento, tanto che le autorità si chiedono se e come fermarlo.

MORALE A RISCHIO? – “E’ un fenomeno molto preoccupante – ammonisce Bill Albert della Campagna di prevenzione delle gravidanze minorili – che dall’America si diffonde nel mondo. Sono foto suggestive”. La polemica sul Sexting è esplosa questo mese, dopo che i media ne hanno messo in evidenza la crescita. Come riferisce il Wall Street Journal esaminando il fenomeno, l’America si è divisa in due. Parte del pubblico crede che, con le sue immagini titillanti, il Sexting sia un rischio per la morale familiare; ma un’altra parte contesta il sondaggio del 2008, che a suo giudizio avrebbe gonfiato il fenomeno. David Finkelhor, un sociologo che si occupa di crimini contro i bambini, nota a esempio che il sondaggio fu condotto solo on line: “E’ probabile che vi abbiano risposto gli esibizionisti, i cow boys e le cow girls dell’internet, sessualmente liberi, e non rifletta la condotta della massa”.

I DATI DEL SONDAGGIO – La Teenage research unlimited di Chicago, che ha svolto il sondaggio, sostiene che sia attendibile. “E’ vero che ci hanno risposto on line, ma i quasi 1.300 adolescenti da noi interpellati erano stati reclutati anche al telefono” ha dichiarato la portavoce Becky Wu. “Al telefono sono molto più reticenti – ha aggiunto – perché, soprattutto se in casa, i genitori o altri potrebbero sentirli. On line si lasciano andare. Teniamo anche conto che comunicano più su internet che in famiglia”. Parlando delle teenagers, Becky Wu ha inoltre precisato che il Sexting è molto più comune tra quelle dai 16 ai 19 anni, il 22 per cento, che tra le più giovani, più pudiche, l’11 per cento.

NUDI E SEMINUDI – Per David Finkelhor, il punto più debole del sondaggio è la mancata distinzione tra nudi e seminudi: “Il topless femminile sui media è ormai una cosa normale – osserva -, le teenager si limitano a copiare”. Ma per Bill Albert della Campagna di prevenzione delle gravidanze minorili, per quanto riguarda le ragazze, nudi e seminudi sono la stessa cosa: “Se scoprissero certe parti in pubblico, la polizia le fermerebbe. Il loro obbiettivo è di essere provocanti. Non a caso in Pennsylvania un procuratore ha minacciato di processare per pornografia una quindicenne e meno che non ritirasse la foto in cui appare seminuda”. Il guaio, lamenta Jeanne Pascoe della Università di Berkeley, è che, reclamizzato dalla polemica, il Sexting prenderà sempre più piede. Cristo Sims, un suo ricercatore, ha riscontrato una impennata nelle trasmissioni di foto spinte ai computer e ai cellulari degli adolescenti: “Non mi sorprenderei se fossero davvero il 20 per cento o anche di più. E’ un problema che bisognerà affrontare come quello più generale della regolamentazione di internet”.

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