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Omertà espressa

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I parenti del pentito si dissociano da lui con dei manifesti

 

CASERTA — Lui, Giuseppe Guerra, 43 anni di Frignano, detenuto per associazione a delinquere di stampo mafioso, decide di collaborare con la giustizia: i familiari prendono le distanze dalle sue dichiarazioni e lo annunciano con manifesti affissi sui muri di Trentola Ducenta, San Marcellino e Frignano. «Annunciano per la collaborazione di giustizia nei confronti di Giuseppe Guerra le famiglie Luigi e Salvatore Guerra e Di Gaetano Antonio, con relativa moglie e i figli — si legge testualmente sul manifesto a caratteri blu su sfondo bianco — si dissociano da tutto ciò che Giuseppe Guerra e moglie hanno il coraggio di dire e di far pubblicare sui quotidiani cose non vere nei nostri confronti».

IL MESSAGGIO: MAI AVUTO A CHE FARE CON LUI – «Noi tutti della famiglia — prosegue il manifesto — siamo colpiti da queste sue decisioni e ci dissociamo nel modo più assoluto in quanto non abbiamo mai avuto nulla a che vedere con la sua vita e le sue malefatte, perché abbiamo sempre lavorato e non condividiamo di ciò che sta facendo pubblicare sui giornali». Guerra, ritenuto vicino all’ala stragista dei casalesi del gruppo di Giuseppe Setola, sta scontando una condanna a 6 anni per associazione per delinquere. Due anni fa è stato raggiunto in carcere da una nuova ordinanza per un duplice omicidio.

 

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