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Pandem(on)ia

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Cresce la psicosi da influenza A e il buon senso diviene una razza in pericolo di estinzione.

ROMA – Nessuna variazione al calendario scolastico. Le lezioni continueranno senza chiusure generalizzate fino alle vacanze di Natale, conferma il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella gelmini, intervistata da Sky Tg24. «La procedura prevista dal piano pandemico è collaudata. I ragazzi di una stessa classe vengono tenuti a casa solo in situazioni eccezionali, la scuola però resta aperta». Dunque anche questa prima ondata di influenza non ha scombinato i programmi. L’hanno presa 700 mila italiani, almeno 200 mila i bambini, secondo la stima dell’epidemiologo Ermanno Reco. I morti sono 32. L’Italia è alle prese con la prima ondata mentre in Messico e Argentina è già cominciata la seconda, che sta interessando una parte dell’Europa. In Gran Bretagna dove la pandemia si era diffusa velocemente durante l’estate, il virus ha ripreso vigore, rispettando l’andamento classico delle pandemia. Da noi il suo avvio è stato controllato efficacemente nella prima fase e aver posticipato l’espansione di qualche settimana potrebbe risparmiare una parte di contagi. Le autorità sanitarie continuano a raccomandare di non recarsi al pronto soccorso, se si accusano sintomi che assomigliano all’influenza. Ma anche ieri l’affluenza è stata sostenuta in varie città, forse per la difficoltà di trovare il medico. «Il sovraffollamento è pericoloso per gli altri malati che hanno realmente bisogno di cure. Bisogna restare a casa», è l’appello lanciato dalla Federazione italiana medici d’urgenza. Non vanno usati in base a scelte individuali i farmaci antivirali,: «La maggior parte delle forme guariscono spontaneamente. Riposo, un’alimentazione leggera ed eventualmente farmaci per abbassare la temperatura sono sufficienti. È necessario bere molta acqua».

VACCINI – Oggi termina la distribuzione del terzo quantitativo di vaccino alle Regioni. Nel Lazio Federfarma ha proposto di consegnarli a chi ne ha diritto e li richiede con la prescrizione della Asl. Il farmaco non è in vendita e può essere dato solo a determinate categorie di cittadini. «Gli unici a rischiare veramente sono i malati cronici, i medici dovrebbero vaccinarli», ha detto il viceministro Ferruccio Fazio. «Mi rendo conto – ha aggiunto – che le morti dei giovani colpiscono emotivamente. Non è più un’influenza ma una pandemia. Questa semmai è più leggera di quanto può essere l’influenza stagionale, che lo scorso anno ha causato 8 mila morti». Tranquillizza il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta: «No al panico, consiglio a tutti di proteggersi contro il virus stagionale. Io l’ho fatto».

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