venerdì 19 Luglio 2024

Partecipazioni

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

altUna volta si socializzava diversamente

I leghisti varesini fanno la parte del leone nella spartizione di compensi, gettoni di presenza e stipendi nelle aziende pubbliche, a cominciare dalla Sea che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa , passando per la Finmeccanica la Rai e altre aziende. I particolari bengono rivelati da Marco Tavazzi su “La Provincia di Varese”.
Incarico politico o tecnico?, si chiede Tavazzi. Nell’uno e nell’altro caso, le cariche che molti varesini hanno in società pubbliche fruttano una bella cifra. Dalla Rai a Sea, passando per enti di emanazione regionali a colossi come Finmeccanica, sono soprattutto i leghisti –a fferma il giornalistas – a occupare posizioni di potere, con poche eccezioni.
I posti di elevato livello dirigenziale, le nomine che arrivano direttamente da Roma, valgono solo per i pochi esponenti varesini circa un milione di euro. Cifra alla quale però mancano indennità che non sono state individuabili. Partiamo con i leghisti, più numerosi nella «provincia culla». In alto troviamo innanzitutto Giuseppe Bonomi, che guida Sea, la società di gestione aeroportuale. La carica di presidente gli frutta 76.644 euro all’anno.
Ci sono poi il presidente della Provincia di Varese Dario Galli, nel cda di Finmeccanica, con 81mila euro (le cifre sono intese al lordo) e il sindaco di Varese Attilio Fontana, vicepresidente di Fiera Milano, con 70mila euro. Restando nella Lega, troviamo il più “ricco”, ovvero l’ex sindaco di Busto Arsizio Gianfranco Tosi, in Enel con 123.250 euro. Tra i più “poveri”, Paolo Besozzi, vicepresidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali (25mila euro).
In mamma Rai, a occupare le posizioni di prestigio nella tv di Stato, per quanto riguarda Varese, sono ancora i leghisti. Per primo troviamo Antonio Marano, vicedirettore generale della Rai, con uno stipendio di circa 350 mila euro. Ancora da calcolare, perché appena nominato al vertice di Rai5, lo stipendio di Massimo Ferrario, altro leghista varesino e già presidente della Provincia di Varese, che in Rai ha anche svolto il ruolo di direttore di Rai2. Tra i leghisti, come vicedirettore di Rai2, troviamo il giornalista Gianluigi Paragone, che è anche conduttore della trasmissione “L’ultima parola”. Mentre nel cda Rai, con un compenso che dovrebbe aggirarsi sugli 80mila euro lordi all’anno, la leghista Giovanna Bianchi Clerici, ex deputato ed ex candidato sindaco per la Lega a Gallarate.
Infine, ultimo ma non per importanza, il presidente dell’Inail, il bustocco Marco Sartori il cui compenso non appare sul sito dell’ente, dove invece troviamo le indennità dei dirigenti.
Finita la carica leghista ai pidiellini restano le «briciole». L’assessore regionale del Pdl Raffaele Cattaneo, prima di tutto, in due cda: la Sea (49.220 euro) e il consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde (12.250 euro). Poi l’assessore Massimo Buscemi, gallaratese emigrato a Milano, che siede nel consiglio di sorveglianza di Lombardia Informatica spa, 33.333,33 euro. Mentre ai vertici del Gse, società di gestione dei servizi energetici, siede Emilio Cremona, presidente da 14.333 euro. Sommando le cifre verificate siamo a quota 915.030 euro, ai quali però vanno aggiunti gli stipendi non ancora scovati.

Ultime

Progressi nel disagio demografico

Sarà più facile avere figli

Potrebbe interessarti anche