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Più sottonismo che sovranismo

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Perché dall’errore di fondo si è finito con il capovolgere tutto

 

Proseguo la disamina del grave errore sovranista che contiene in sé tutte le devianze psicotiche e i posizionamenti impotenti della destra terminale.
Rimando ai link https://noreporter.org/index.php/alterview/29667-il-grande-errore-sovranista e https://noreporter.org/index.php/alterview/29686-reset chi desideri la visione d’insieme .

Se ne desume
come e perché si sia abbandonata ogni possibilità di rapporto attivo con il reale e ci si sia rifugiati in una patologia che si concretizza in tre punti, strettamente interconnessi.
Primo: qualunque cosa ci sembri negativa o catastrofica non dipende da noi, che non possiamo farci nulla, ma da qualcun altro cui vengono attribuite qualità sovrumanistiche (massoni, banchieri, americani, ebrei, rettili, extraterrestri).
Secondo: fino a quando questi superuomini comanderanno non si potrà far nulla, se non cercare di svegliare il popolo ingannato.
Terzo: visto che abbiamo la sensazione che questi superuomini determinano le nostre vite e il nostro spazio, il male è qui e tutto quello che ci circonda deve essere abbattuto. E tutto è meglio che qui, anche la schiavitù.

Non è più politica, è disturbo mentale
La coazione a ripetere questi dogmi incapacitanti ha però finito con il farli assorbire come postulati da chi non si è più posto il problema. Dal che anche i non necessariamente disturbati mentali, ma perfino alcune persone con il cervello funzionante, hanno finito per esprimere una visione analitica capovolta, nella quale si sono perdute le gerarchie, i rapporti con il reale e si sono confusi cause ed effetti, rendendo vana ogni risposta.

Fondamentalmente il problema sta nell’attribuire ogni cosa al piano di un’élite di superuomini che deciderebbe di tutto e di tutti e si anniderebbe ai vertici della piramide di un sistema che – altro clamoroso errore – non è visto come mondiale ma come occidentale.
Nessuno intende negare la forza coesa di una minoranza internazionalista e di una vera e propria casta. Ma se s’ignorano le valenze metafisiche, le dinamiche e le logiche di scissione ed unità, la visione di questa minoranza diventa rozza, approssimativa, trinariciuta e semplicistica.
Se poi tutto viene attribuito a tale minoranza e si smette di considerare la  sua inevitabile e reciproca connessione con la società e l’epoca, si smette di agire nella società tenendo conto dell’epoca e si trascorre invece il tempo a identificare in Soros o Bill Gates lo stregone di turno.

Il tifo per le bestie
Ne sussegue l’immensa stupidaggine che ha portato diversi destroterminali, tra cui anche qualche individuo potenzialmente raziocinante, a tifare per le bestie che hanno invaso l’Ucraìna, dove stanno effettuando una vera e propria sostituzione etnica anti-europea, per il semplice fatto che per una lettura (peraltro sbagliatissima) esse starebbero osteggiando gli Stati Uniti e tutto quello che il potere americano comporta come sistema occidentale.

Per questa fisima deviante tutto deriverebbe dal dominio americano. Il che è tutt’altra cosa dal cercare di liberarsi da quello e da qualsiasi altro dominio, ma significa immaginare, con totale ignoranza della storia degli ultimi sette decenni, oltre che della realtà, che tutto quello che non ci piace sia imposto dagli americani.
Perfino la Ue (che ha tutt’altra storia e il cui rapporto con gli Usa è sostanzialmente e formalmente burrascoso molto più di qualsiasi altro soggetto internazionale) è presentata da questi minus habentes come una creazione americana.

La critica alla Ue – di cui non conoscono praticamente nulla – non verte mai sui punti essenziali, tutt’altro. Non la criticano perché la sua autonomia strategica si acquista faticosamente e non con la necessaria velocità, anzi la attaccano proprio perché la ricerca; secondo loro questo ci toglierebbe sovranità!….
In quanto a ciò che può non piacerci dalle decisioni (piuttosto dovremmo dire indicazioni) delle commissioni, ci si è inventati che si tratti d’imposizioni “dall’alto”. Un alto,  secondo loro, manovrato dagli americani. Troppo analfabeti politicamente per sapere che le imposizioni vengono da interessi capitalistici? Troppo pigri mentalmente per supporre correttamente che le anomalie e le storture vengono dalle nostre stesse società nazionali che sono malate di aids spirituale e culturale?
Lo sono non più, ma perfino meno, di altre società della tarda opulenza in inverno demografico, a iniziare dai paesi del miraggio Brics. Avete provato a fare un confronto tra le società europee e quella russa, sudafricana o brasiliana? O è troppo pretendere?

Perfino la posizione sulla Nato ha perso ogni realismo alternativo. Nella stupidità di chi potrebbe perfettamente figurare nelle vignette del Candido di Guareschi, si è persa ogni dialettica con le dottrine alternative ai rapporti con gli Usa.
Soprassediamo sulla disconoscenza storica degli ultimi 74 anni, che è clamorosa, ma la stessa logica della Nato come “macchina fondamentale di un asse del male” fa a dir poco sorridere.
A furia di delirare sul soggetto – esattamente come fecero sui vaccini – questi hanno reso molto più ardua l’impresa di chi, come noi, ha sempre seguito linee alternative ed ha avuto contro individui di apparati atlantisti (cosa che non è cessata visto che in Europa occidentale oggi essi stanno giocando ai putinisti).

Come si spiega questo clamoroso disorientamento?
Per molti clinicamente, per altri a causa del postulato erroneo del sovranismo e delle sue varianti.
Pretendere che tutto quello che non va venga dall’alto o da dietro le quinte e che sia gerarchicamente integrato nel sistema occidentale comporta due risultati che sono, sì, gli effetti di questi malintesi ma si trasformano in cause di sterilità.
Quello ideologico-esistenziale (in buona parte clinico) lo abbiamo già definito: la resa e l’attesa che un qualche Moloch divori tutti.
Quello politico è che si finisce costantemente per prendere posizione contro quanto ha una potenzialità, difendendo così proprio la coesione sistemica.
Così quando ci si pone contro la Ue, invece di volerla potente e rivouzionata.
Così quando ci si pone contro l’Ucraìna, invece di cogliere la scintilla della sua mobilitzione popolare.
Il che – nella devianza di fondo – è sicuramente coerente: più devianza di così!
L’errore sovranista in tutte le sue varianti, dalle liberalbottegaie alle zeccobrune, sta sempre dalla parte del potere reale e del mondialismo che nei suoi deliri sostiene di osteggiare e intanto si schiera regolarmente contro i nostri popoli e l’Europa. Il che, ormai, gli viene naturale, quasi come un automatismo da sonnambuli.
Se questo è il vostro caso, fatevi una domanda e datevi una risposta! Se ne siete capaci.

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