Se volessi dimostrare che la libertà non mi è necessaria, non credo dovrei fare nulla. Allora accenderei la tv, mi informerei attraverso un notiziario, e non avrei fatto nulla.
Nell’intenzione di chi ha dato vita al progetto, in principio forse non c’era altro che questo.
Informazione [ Internet
E la tv non c’è più. Non esiste per me e io non esisto per la Tv.
Se mi informo e informo attraverso il Web, non vedo la tv e lei non vede me.
Internet atto di esclusiva volontà.
Il Web presuppone una serie di atti volontari, quello di connettersi, di digitare degli indirizzi, di effettuare delle scelte all’interno di un menu. Inoltre, non è possibile fruirne mentre si parla, si mangia, o mentre si fa altro. Se voglio informazione.. devo sforzarmi di ottenerla.
Internet e i miei ritmi.
Un articolo nel web lo leggo con il livello d’attenzione che preferisco, lo leggo e lo rileggo, non si consuma come un giornale, lo leggo e me lo copio, me lo cambio, lo modifico, lo rileggo…
E la velocità la scelgo io… il mio articolo non scorre con i ritmi di un annunciatore radiofonico e non va alla velocità di un servizio televisivo, un servizio che non sentirò mai più. Il mio articolo ha i miei ritmi, e io me lo rileggo. Il mio articolo sono io anche se io non l’ho scritto.
Non zittisco nessuno per informarmi e per informare. Non disturbo nessuno, perché utilizzo internet, e molto probabilmente quando lo faccio sono da solo.
In silenzio.
Informo.
Mi Informo.
In Silenzio.
forse sto diventando pericoloso… e mi sento già meglio.