venerdì 19 Luglio 2024

Qualcuno ha detto BRICS?

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Cosa c’è di concreto nel nuovo tormentone degli irriducibili da tastiera e dei sudditi della Lubjanka

Il delirio si alimenta da solo, coadiuvato da una pessima propaganda che non ha paura del grottesco, quale quella della Lubjianka.
Da un po’ di tempo a questa parte si sente gente formattata contrapporre alla NATO il blocco BRICS.
A parte che fa sorridere, essendo la NATO un’alleanza militare e il BRICS uno dei tanti trattati economico-commerciali che coesistono, intrecciandosi, in tutto il pianeta, bisogna sapere di cosa si parla.

Il grande equivoco
La crescita del BRICS, determinata anche dalle sanzioni americane volte ad attaccare l’Europa, viene letta come potente elemento di dedollarizzazione.
Che si possa giungere a una dedollarizzazione parziale, magari tramite una criptovaluta legata al Dollaro o comunque alla finanza Wasp, è un conto. Che stia avvenendo oggi è falso. Il Dollaro ha recuperato terreno dal 2008 ad oggi, soprattutto a scapito dell’Euro.
In quanto alla Cina, che è il maggior detentore mondiale di riserve monetarie, è inchiodata all’utilizzo e alla trasferibilità in dollari, il Renmbimbi cinese detenendo solo il 2,7% delle riserve mondiali.
Se nel BRICS aumentano gli scambi diretti, questo non infastidisce gli USA.
Anzi, secondo gli esperti americani, tra i quali il trumpiano Sullivan “Una moneta dei BRICS converrebbe agli USA il cui ruolo monetario globale va a scapito dei posti di lavoro e della competitività americani; non sarebbe una detronizzazione del Dollaro ma una positiva ridefininzione del territorio”.
Insomma: tutti fanno il gioco americano? Tutto è manovrato dagli States? Non è così netto, ma sostanzialmente è così. Specie da quando i loro servi sciocchi del Cremlino hano scatenato la guerra in Ucraìna riportando tutti gli indicatori americani al meglio.

La grande mistificazione
A furia di definire un presunto Bene come il nemico di un Male Assoluto, il BRICS, frainteso in ogni sua funzione, è diventato per certi tizi buffi il polo positivo, il modello virtuoso da contrapporre all’Occidente satanico e decadente.
Andiamo allora a sfogliare la margherita di questo anti-NATO da overdose.

B come Brasile
Rottura con gli Stati Uniti?
Nel 2019, Brasilia e Washington hanno negoziato impegni su questioni non tariffarie nell’ambito dell’ATEC e un protocollo con allegati sull’agevolazione degli scambi, buone pratiche di regolamentazione (BPR) e anticorruzione, concluso nell’ottobre 2020.
Politicamente
Presidente è Lula, il protettore del Forum di Porto Alegre, nella cui équipe ha militato Achille Lollo, l’assassino di Primavalle.
In difesa della famiglia tradizionale?
I diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) in Brasile sono stati quasi completamente equiparati a quelli  di tutti gli altri cittadini.
Il 23 maggio 2019, la Corte Suprema brasiliana ha stabilito che le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere costituiscono reato, come il razzismo.
Secondo il Guinness dei primati, la parata del Gay Pride di San Paolo è la più grande celebrazione LGBT dell’intero pianeta.
La socialità…
Oltre undici milioni di abitanti nelle baracche delle favelas.

R come Russia
È la società che vanta i primati mondiali di suicidi, il secondo posto mondiale negli aborti, il permesso legale di vendere figli, il dilagare della criminalità e della droga letale a basso prezzo che falcidia la gioventù, tra l’altro in pieno declino demografico.
Essa rappresenta, per alcuni, una resistenza alla LGBT. Si dimentica di dire che questa proviene dalla potente lobby musulmana che domina a Mosca. E che, se questo dev’essere il criterio, allora ISIS e Al Qaeda diventerebbero modelli virtuosi.
Quella russa è una società orgogliosamente multirazziale e multireligiosa, gestita da bande mafiose e oligarchiche, in cui la gente in miseria si riscalda a legna in prossimità delle fonti di gas e petrolio, con moltisime strade ancora non asfaltate nell’interno del Paese.
Una società guidata da oligarchi che rastrellano miliardi e li investono nell’Occidente satanico, dove mandano a far educare i figli e a svernare le amanti, mentre, come fa Putin, denunciano rendite da piccoli borghesi al proprio fisco.
Una “potenza” incapace d’investire perfino dove aveva vinto le sue partite storiche (come Vietnam, Angola) e si è fatta scalzare dagli stessi sconfitti, americani ed europei. Che, malgrado le scommesse di Putin, vive ancora e sempre di più di sfruttamento ed esportazione delle proprie risorse, incapace di dotarsi di un vero e proprio piano di sviluppo. La nazione più estesa del mondo, ricca di risorse, ha il pil uguale a quello della piccola Spagna.

I come India
Lo scorso gennaio ha firmato un contratto per l’acquisizione e l’utilizzo di materiale bellico sosfisticato e ultramoderno dagli americani.
Come linea politica rivendica quella del “multiallineamento”.
Ha deciso di dialogare con chiunque senza appiattirsi e partecipare a nessun blocco.
Modi, il leader indiano, non solo non ha riconosciuto alcuna annessione russa a scapito dell’Ucraìna ma ha pubblicamente rimproverato Putin per avere mosso la guerra.
L’India è diventata probabilmente da un paio di mesi la Nazione più popolosa del mondo.
Considerata un pachiderma per via delle enormi difficoltà dovute alla mole, alle differenze geografiche ed economiche, annovera milioni e milioni di poveri, abbandonati alla fame e all’assistenzialismo dei monasteri induisti o delle comunità islamiche.
Indubbiamente esiste in India una notevole intelligenza che si esplicita nelle innovazioni gestite da élites, molte delle quali espatriano e rendono più efficaci le élites occidentali.
Se non altro hanno inventato il Kamasutra.

C come Cina
Rapporti ambigui con gli Stati Uniti, dettati dalla cosiddetta “politica a due mani”.
Nel 2022 i rapporti commerciali con gli Usa sono raddoppiati, mentre con la Russia crescevano di meno del 50% fronte a un calo d’investimenti cinesi.
Si rammenti che Pechino non ha mai riconosciuto non solo l’annessione russa delle provincie del Donbass, ma neppure quella della Crimea.
Detenendo il grosso del debito americano, di fatto i cinesi dipendono da Washington che sono costretti a far prosperare.
La Cina si proietta imperialisticamente, ma in forma pacifica, con l’ambizione di diventare a breve la prima potenza mondiale, cosa non scontata.
Socialmente la Cina annovera milioni e milioni di poveri, registra la crescita costante di misere bidonville, e ha imposto una regolamentazione sociale per cui si acquistano diritti – anche per compiere dei viaggi – a seconda dei punti conquistati con la propria condotta, ovvero con l’ottemperanza agli obblighi che vengono dallo Stato del Partito unico (comunista).
È costellata di Laogai, campi di concentramento dove i prigionieri lavorano come bestie e sovente i condannati a morte si vedono espiantare gli organi prima di spirare.

S come Sudafrica

Pretoria si è dichiarata neutrale sulla questione russo-ucraìna benché gran parte della sua difesa sia assicurata da contractors americani. Ma essa occhieggia alla Russia e alla Cina per l’ambizione, eccessiva, di svolgere un ruolo regionale nell’Africa meridionale e questo spiega la sua “ambiguità”.
Il Paese ha uno dei più iniqui andamenti di distribuzione del reddito: circa il 60% della popolazione guadagna meno di 7.000 dollari all’anno, mentre il 2,2% della popolazione ha un reddito che supera i 50.000. Secondo le statistiche sarebbe il Paese con maggior disparità al mondo.
La fine dell’apartheid ha coagulato ancor più le differenze etniche e le guerre inter-etniche.
La caccia al bianco è piuttosto frequente.

Il BRICS in realtà è un niente articolato e per nulla coeso.
Per alcuni, ormai irrimediabilmente disturbati, esso è divenuto un “modello” di libertà! Il “polo” che dovrebbe mettere fine al mai esistito unipolarismo (chi lo sostiene non ha la minima conoscenza delle dinamiche della realtà, di qualsiasi realtà in movimento). E che dovrebbe sostituire tale inesistente unipolarismo con un ancor meno esistente multilateralismo.
Ma, dis/analisi e sclerosi schematica a parte, resta poi, comunque, l’elementare, che è qualcosa che si recepisce anche senza sforzo razionale, basta osservarlo.
Questi qui su elencati sarebbero, quindi, i modelli prescelti nella mistificazione utopistica di certuni.
Ne siete certi ? Ma proprio certi? Se dite sì poi aprite bene l’occhio come davanti a Totò.
Non ce n’è uno, che sia uno, che si possa dire migliore degli Stati Uniti. Ma il bello è che i persi dietro alle droghe neuronali, non si limitano a questa mala fede, che si potrebbe anche perdonare, ma pretendono addirittura che siano meglio dell’Europa!
Buona terapia! Purché funzioni…

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