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Quando scatta Nuvolari

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Una mostra di fotografie direttamente prese da uno degli italiani leggendari degli anni che ci videro grandi

    E’ un Tazio Nuvolari inedito quello che sarà in mostra a Mantova, alle Fruttiere di Palazzo Te, dal 17 settembre al 18 dicembre. Imprendibile asso del volante, il grande campione automobilistico rivivrà anche come appassionato di fotografia attraverso 250 scatti esposti per la prima volta al pubblico, selezionati tra gli oltre 2.500 negativi rinvenuti e digitalizzati di recente.
Intitolata ‘Quando scatta Nuvolari. Storie, velocità, passioni’, la rassegna è stata curata da due specialisti di storia dell’automobilismo, Gianni Cancellieri e Adolfo Orsi, che hanno pensato a un doppio percorso espositivo, uno dedicato al pilota ormai leggendario, l’altro appunto all’attività di fotografo. Una passione nata in gioventù, cui però si riavvicinò in modo definitivo nel 1938, durante la lunga traversata in piroscafo verso l’America, dove avrebbe dovuto disputare la gara di Indianapolis (ma si ritirò non avendo ottenuto una vettura competitiva). Da quel momento in poi si dedicò alla fotografia con maestria e impegno sempre crescenti, testimoniati dal considerevole corpus di 2.575 negativi recentemente ritrovati, studiati e digitalizzati per intervento della Fondazione Banca Agricola Mantovana (che promuove la mostra). Le 250 immagini inedite, che saranno raccolte nella sezione ‘Lo sguardo di Tazio’, rivelano non solo un’ottima tecnica di ripresa (senso dell’inquadratura, studio degli effetti di luce e via dicendo), ma anche una certa curiosità da cronista. Molte foto svelano l’anima profonda di Nuvolari, la sua sensibilità profondamente toccata dalla morte dei due figli, dolori strazianti che il campione cercò di superare proprio grazie alla fotografia. Si tratta di immagini dal taglio sommessamente privato, istantanee della moglie o dei figli, ma anche di viaggi o del mondo delle corse, nei quali però l’obiettivo di Nuvolari resta più osservatore che protagonista, rifuggendo quasi sempre il rito delle autocelebrazioni. Accanto a questa sorta di intimo diario, mai visto dal grande pubblico, la mostra di Palazzo Te propone quindi il Nuvolari più conosciuto, l’epopea emozionante del ‘mantovano volante’, l’asso che fra moto e auto collezionò 141 vittorie (di cui 70 assolute e 71 di classe), cinque primati internazionali di velocità, un titolo di campione d’Europa e sette di campione d’Italia. Una vita dedicata alla passione per i motori e i primati, documentata dalle immagini più famose delle sue imprese e dai trofei conquistati sulle strade e i circuiti di tre continenti (tra cui la coppa Vanderbilt, vinta da Nuvolari nella gara in un circuito vicino a New York e messa a disposizione dal Museo Nicolis di Villafranca). Non mancheranno infine le automobili e le moto che Nuvolari portò alla vittoria: dalla Alfa Romeo 8C 2300 Monza alla Auto Union tipo D, alla Bugatti T37, alla Maserati 8CM. 

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