Home Storia&sorte Quarantacinque anni di falsità

Quarantacinque anni di falsità

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Brescia, piazzale della Loggia

Il 28  maggio 1974 un ordigno scoppiava prematuramente nella piazza di un comizio sindacale. L’ala sanguinaria delle Brigate Rosse, legata al Superclan, intendeva con quell’attentato dimostrativo influire per frenare la svolta di chiusura alla lotta armata all’interno del Partito Comunista. Una strage materialmente compiuta da partigiani. Le prove sono numerose e agli atti ma sono state costantemente ignorate. L’allora ministro del’interno, Taviani, partigiano bianco e comandante della Gladio, bloccò Questura e Magistratura e incaricò l’allora ufficiale dei carabinieri Delfino, in seguito degradato perché coinvolto in vari traffici e inquisito per un sequestro di persona, dei depistaggi contro i fascisti che persistono a fare ‘storia’ giudiziaria malgrado le prove schiaccianti.

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