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Quel divieto di segnalare le proprie origini

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Siamo in confusione totale

E dire che negli Usa e in tutta l’America si segna pure il colore della pelle. Chi si vergogna di che? E perché?

Per iscriversi alla scuola elementare di una località a cavallo tra Venezia e Padova bisogna specificare la propria etnia, ovvero se sei sinti, rom, nomade o camminante. Il modulo consegnato ai genitori ha fatto scattare l’immediata polemica sostenuta dalle famiglie che si sono rivolte ad una associazione che fa capo a Rifondazione comunista che a sua volta ha contattato i propri legali perché si tratterebbe di un “abuso e discriminazione gravissima”, mentre la direzione scolastica sostiene che l’atto “serve per favorire l’integrazione”.
“Le finalità del modulo – chiarisce il dirigente – erano quelle della maggior inclusione possibile e non certo il contrario”. Lo stampato viene dato da 10 anni, spiega, ai genitori degli alunni “che non sono già iscritti nell’anagrafe online”. “Le informazioni che noi raccogliamo – rileva Marzolo – hanno finalità istituzionali, tese a tutelare gli alunni e non a discriminali”.
“Se il modulo dal punto di vista legale ha dei profili di illegittimità lo cambieremo sicuramente”, dice Carlo Marzolo, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Corner di Fossò e Vigonovo, che ha diffuso tra i genitori degli alunni un modulo in cui si chiede se siano di etnia sinti, rom nomadi o camminanti.

 

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