Intervista all’autore che ne spiega il perché
«Sono convinto di aver individuato da molto tempo i meccanismi della strategia della tensione, i suoi protagonisti e le sue strutture. Solo che quando dici: il Mossad fa questo, il Pci quest’altro, la Francia interviene così, così si muove la P2 e così fa l’internazionale rossa rischi di sembrare un paranoico astratto.» Così Gabriele Adinolfi spiega l’idea che ha generato il suo primo romanzo storico, “Quella strage fascista”
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