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Consulta licei romani: la reazione sospinge il fronte rosso

Come si era anticipato, la Consulta dei licei romani avrà un presidente di sinistra benché questa sia andata appena sopra il quaranta per cento dei voti.
I consiglieri,  eletti dagli studenti, a loro volta votano per il presidente.
Nella giornata di giovedì 26 novembre i neo-eletti si sono incontrati per l’elezione. Come aveva preannunciato martedì il Blocco Studentesco, che in questi giorni ha raddoppiato i voti e i consiglieri rispetto a solo due anni fa, la presidenza è andata alla sinistra che ha votato compatta per un suo candidato.
Azione Studentesca, che aveva tenuto la presidenza in questo biennio grazie all’apporto decisivo dei voti del Blocco, ha mal digerito l’inversione di forze e il fatto di trovarsi nettamente dietro al movimento liceale di Casa Pound e non ha quindi voluto comportarsi con la stessa linearità. Una terza lista di eletti, che rappresenta la coalizione delle destre frazionali e di quelle terminali, ha dimostrato che la sua priorità era d’impedire che la presidenza andasse al Blocco. Così la sinistra ha acquisito la presidenza di consulta con 169 voti. Se i  30 della destra terminale e i 54 di Azione Studentesca  che, insieme, fanno 84, si fossero sommati ai 98 del Blocco, la presidenza sarebbe stata conquistata.
Nulla di grave la mancata presidenza. E’ vero che questa concede libertà di azione, di programmazione, di organizzazione e di iniziative che saranno quindi ben diverse da quelle che si sarebbero tenute se dagli altri fosse stato reso al Blocco quel che il Blocco aveva dato loro solo due anni fa.
Quello che però è sintomatico  è il disagio in cui versano le destre abbarbicate a logiche di setta e di pollaio. Ma lo sapevamo già.
Avanti Blocco Studentesco: il raddoppio conseguito di voti e consiglieri e il sorpasso effettuato sui politici da routine lascerà una traccia non da poco.

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