Nei fine settimana si chiama gratis e si scrive gratis: ma attenti alle condizioni, naturalmente scritte in piccolo.
Le opzioni in questione permettono, rispettivamente, di inviare fino a 200 SMS gratuiti ogni fine settimana verso tutti i clienti Vodafone Italia e di ottenere l’equivalente in ricarica delle telefonate effettuate nel weekend verso i numeri Vodafone e quelli di rete fissa, fino a un massimo di 20 euro. Ogni opzione è valida per 2 mesi dalla data dell’attivazione, e viene rinnovata automaticamente al costo di 3 euro.
Il successo dell’operazione commerciale è comprensibile: a chi non piacerebbe poter parlare gratuitamente da un numero di telefonia mobile anche solo nel weekend? O poter scrivere pressoché liberamente senza badare ai costi di traffico ai propri compagni di gestore?
Ma l’inghippo, se così vogliamo chiamarlo, c’è. Se entro la settimana successiva alla ricarica ottenuta per l’opzione “Weekend Chiama” non si è consumata almeno la metà del traffico ricaricato, l’opzione verrà disattivata.
In breve, se Tizio parla durante il week end per 10 euro, viene automaticamente ricaricato di 10 euro entro le 72 ore dalle 24.00 della domenica (per cui, in teoria, anche alle 23.59.59 del mercoledì) e deve consumare almeno 5 euro della ricarica in servizi a pagamento entro la domenica successiva, viceversa l’opzione (che ha pagato minimo 7 euro) viene disattivata.
Non si tratta, come è evidente, di una clausola vessatoria, ma, più banalmente, di una di quelle condizioni scritte in piccolo sul materiale propagandistico dell’offerta che riporta, come presentazione, una margherita bianca in campo rosso con la scritta “Chiamo gratis, scrivo gratis”.
E’ chiaro che non si parla gratis, perché alla fine queste operazioni un costo ce l’hanno (e il costo corrisponde alla metà del traffico a pagamento effettuato durante il fine settimana, oltre a quelli di eventuale rinnovo dell’opzione), e se questo costo non viene sostenuto semplicemente si perdono le offerte sottoscritte (anche qui non sempre gratis).
Non c’è che dire, la trasparenza commerciale di Vodafone è salva. Non ci resta che chiederci quando lo sarà anche il diritto degli utenti ad essere informati. Possibilmente senza richiedere l’ausilio di una lente di ingrandimento.