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Reprimere se si è fragili

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La Germania ha paura dei tedeschi

 

Volete andare con un gruppo di amici in un hotel dello Spreewald, la splendida zona di boschi e canali a sud-est di Berlino, nel Brandeburgo, intorno al 18 gennaio? Fate attenzione perché la vostra prenotazione potrebbe essere respinta. E’ un’ ipotesi paradossale, ma non è teoricamente escluso che accada. Nel manuale che è stato preparato per gli albergatori di questo Land tedesco, un tempo parte della Ddr, la data viene segnalata tra quelle a rischio. E’ l’anniversario della nascita dell’impero germanico, nel 1871, e in quei giorni sono più probabili trasferte di gruppo, seminari, o vacanze celebrative di estremisti neonazisti. Che spesso arrivano spacciandosi per inoffensive associazioni.

SIMBOLI – Ma il libretto non si limita ad informare proprietari e gestori degli alberghi sul calendario della follia nostalgica. Serve soprattutto a smascherare concretamente i gruppi estremisti che si nascondono sotto falso nome oppure a respingerli al loro arrivo. Non può essere sempre facile capire, per esempio, che «gli amici del vino» sono in realtà militanti neonazisti che vogliono pianificare lontano da occhi indiscreti manifestazioni xenofobe, marce nostalgiche, attentati anti-immigrati. Nel vademecum sono indicati infatti i simboli collaterali a quelli più noti, come il «sole nero» o la «svastica rovesciata», o vengono elencate le marche di abbigliamento preferite dai neo-nazisti. Chi li vede, deve mandare via gli ospiti indesiderati e avvertire la polizia.

PREVENZIONE – «Lo riceveranno tutti gli albergatori», ha annunciato il ministro della Giustizia del Brandeburgo, Martina Münch. L’iniziativa si inquadra in una politica di prevenzione e controllo dell’estremismo neo-nazista, cresciuto di dimensioni negli anni recenti soprattutto nei Länder dell’Est. Ma rappresenta anche un’arma di autodifesa per gli albergatori, che spesso nel passato si sono trovati impreparati nell’affrontare il problema delle «vacanze» dei gruppi di estrema destra. E ci sono stati anche problemi legali.

POLEMICHE – L’allarme nei confronti del fenomeno del neonazismo in Germania e’ fortemente cresciuto negli ultimi mesi dopo la scoperta (avvenuta casualmente, dopo anni di inconcludenti indagini, all’indomani del suicidio dei due colpevoli) che nove immigrati e una poliziotta uccisi in circostanze misteriose in varie località del Paese dal 2000 al 2006 erano stati in realtà assassinati da una stessa cellula nera. Gli «omicidi del Kebab», come sono stati chiamati dalla stampa, hanno provocato un’ondata di polemiche, in particolare quando è stato scoperto che alcuni documenti sulle infiltrazioni di informatori erano stati distrutti. Il capo dei servizi segreti interni, Heinz Fromm, si è dovuto dimettere.

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