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Mentre alcuni paesi balcanici (indovinate quali?) propongono nuove rotte (indovinate quali?) per la distribuzione del gas, l’Italia va dalla parte giusta

L’Europa non può definire la propria politica energetica escludendo la Russia. E’ quanto ha sostenuto il ministro italiano per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, nel suo intervento durante la sessione plenaria del forum “Gas naturale – Europa” in corso a Sofia: vi partecipano 28 paesi, inclusi 14 tra capi di stato e governo. “Per garantire continuità delle forniture e prezzi competitivi occcorre definire un quadro stabile di rapporti con i paesi produttori e di transito” ha detto Scajola, puntualizzando come “in tale prospettiva ritengo occorra rafforzare la collaborazione con la Russia, prevedendo anche forme di armonizzazione tra i mercati russo ed europeo”. Pertanto il rappresentante del governo italiano ha espresso ai colleghi “la convinzione che non ci può essere una politica energetica europea senza partecipazione della Russia”.

 

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