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Riconoscendo Pristina

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L’espianto e il traffico d’organi dei serbi, rapiti, torturati, mutilati e uccisi nel narcostato del Kosovo

La missione civile europea in Kosovo, Eulex, sarebbe in possesso di informazioni che

attesterebbero l’esistenza della cosiddetta ‘casa gialla’, luogo chiave dell’inchiesta sul presunto traffico illegale di organi espiantati a prigionieri civili serbi e non albanesi, Rapiti, trasferiti e uccisi in Albania settentrionale dall’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) durante la guerra indipendentista dalla Serbia, del 1998-99. Lo ha dichiarato ai media locali Karim Limdal, portavoce della missione Eulex, secondo quanto riportano i media locali. “Ciò che posso confermare in questo momento è che stiamo esaminando il materiale in nostro possesso al fine di valutare se esistono elementi sufficienti all’apertura di un’inchiesta, in base ai termini di legge”, ha precisato al telefono con Apcom il magistrato italiano Alberto Perduca che guida la squadra dei procuratori Eulex.

A seguito delle rivelazioni che l’ex procuratore capo del Tribunale penale internazionale dell’Aia (Tpi), Carla del Ponte, fece nel suo libro denuncia “La caccia”, pubblicato all’inizio del 2008, la Procura serba per i crimini di guerra ha deciso di riaprire il caso. In base ai nuovi elementi probatori raccolti da Belgrado, sarebbero circa 300 le vittime civili coinvolte.

La ‘casa gialla’ è indicata dalla stessa Del Ponte come il luogo dell’esecuzione materiale degli espianti di organi destinati al traffico illegale internazionale. Nel 2004 il Tpi chiuse

per insufficienza di prove l’indagine sul medesimo caso, svolta congiuntamente con l’Albania: per tale ragione Tirana ha respinto la richiesta della Procura di Belgrado di indagare in territorio albanese.

Il dossier è ora al vaglio dei procuratori Eulex e qualora valuteranno opportuno aprire un’indagine “sarà chiesta tutta la cooperazione e l’assistenza da parte delle altre autorità, al fine di raccogliere gli elementi probatori”, informa il Procuratore capo, Perduca. Di fatto questa “scoperta” è ridicola; il segreto di pulcinella. L’assassinio e l’espianto d’organi in serie dei serbi, costantemente rapiti, sono continui e avvengono in prossimità delle postazioni di controllo americano. La complicità criminale e mafiosa con il narco-stato non si limita agli stupefacenti.

 

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