
A cento anni dal vile assassinio
Il 28 febbraio 1921, a Firenze, il giovane fascista Giovanni Berta, mentre transitava in bicicletta su di un ponte, venne circondato da una masnada di socialcomunisti che lo aggredirono, lo pugnalarono e lo gettarono nell’Arno. Esendosi aggrappato, con le residue forze rimastegli, al parapetto del ponte, gli troncarono le mani a colpi d’ascia e fecero sì che cadesse nel fiume senza potersi più difendere, né nuotare.