sabato 20 Luglio 2024

Rifondare AN ?

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Parlare di AN senza l’amarezza e la delusione è cosa ardua che, comunque, proverò a fare .
Se analizziamo i numeri delle politiche 2013 , sommando tutto quello che c’è a destra, arriviamo a poco
più di un misero 3,5 % e, questo impietoso dato commenta da solo il fallimento politico e valoriale di AN.
Quando fu fondata AN ero a Fiuggi e, francamente, la domanda che mi girava e ancora mi gira in testa,
priva di qualsiasi risposta per quasi un ventennio, è la medesima : ” e adesso ? “
Se oggi come allora non cerchiamo le radici valoriali, ideali ed ideologiche dell’essere ” di destra” (ammesso
che questo termine nella devastata Italia di oggi possa avere significato…) si replicherà lo stesso errore di allora.
Cosa è stata e cosa voleva essere AN nessuno, salvo forse Tatarella che, purtroppo, non può più spiegarcelo, è una cosa che è rimasta ignota ai più ; così come sono ignote le ragioni per cui si decise di buttare un enorme bagaglio di valori e di ideali facendo pubblica abiura e chiedendo scusa a tutti (compresi quelli che le scuse non le avevano mai richieste e, tantomeno, fatte per i loro ben più gravi errori).
Rifare AN che, per molti anni ha oscillato tra “Berluscones e non Berluscones” , tra una visione della vita e dello Stato che oscillava, spesso in base alle previsioni meteo, nelle esternazioni dei “colonnelli” tra il liberismo e lo statalismo ; senza porsi il problema degli obiettivi e dei programmi per raggiungerli , non mi sembra utile a nessuno.
Spero che l’obiettivo non sia (come pensano alcuni maligni ..) quello di spartirsi senza litigare il grande patrimonio ( quello economico e,
sicuramente, non quello valoriale) …
Il Paese è ad un bivio tra un baratro fatto di deindustrializzazione, disoccupazione, povertà e, conseguente e voluta, perdita di identità, cultura e sovranità nazionali; baratro al quale, ciascuno nella misura della sua grandezza o pochezza, lo hanno portato anche gli ex AN che hanno avuto ruoli di Governo , ed una remota ma ancora possibile rinascita economica e culturale.
Rinascita che, perseguendo nella politica attuale, diviene ogni giorno più irrealizzabile.
Solo interrogandoci sui nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra identità e, solo e soltanto, creando una grande visione strategica per un Italia del futuro che, proprio in base a quei valori, non divenga solo una “espressione geografica” si potrà creare un soggetto politico capace di attrarre consensi e sognare il futuro.

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