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Sacrileghi e basta?

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I profanatori di Nettuno possono essere qualcosa di molto più inquietante di quanto si creda

Il  9 settembre al Campo della Memoria c’è stata una profanazione indicibile: due salme trafugate e una gettata a terra da ignoti. Ignoti? O soliti ignoti, con squadra e compasso?
Nessun’indulgenza nei confronti dei partigiani rossi, i gappisti, individui sleali, feroci, assassini e perfino stragisti. Ma non c’è ragione per considerare migliori gli antifascisti di destra, ovvero i massoni al soldo di Londra, che sono quelli che tradirono l’Italia l’8 settembre 1943 . Se non portarono personalmente a casa il risultato sperato fu a causa della strage comunista di via Rasella, commessa in combutta con gli americani, per far decapitare, alle Fosse Ardeatine, gran parte dello stato maggiore londinese insieme ai dissidenti di Bandiera Rossa, gli uni e gli altri denunciati agli italiani e ai tedeschi dai comunisti e dagli agenti americani.

Quest’attacco viene da destra

Da un po’ di tempo a questa parte, tra le tante concessioni vigliacche, in un certo ambiente va di moda la rivalutazione dell’antifascismo di destra per la presunta, comune, vocazione anticomunista.
Che quel che è accaduto a Nettuno l’altra notte sia allora di monito per questi imbecilli!
La giornata si è aperta con la rimozione di una targa affissa nell’Ara ai Caduti nel Parco della Rimembranza e dei Martiri delle Foibe. Tale targa era stata posta con l’approvazione del Consiglio Comunale, tuttavia il sindaco, Coppola, ha deciso motu proprio, e forzando le sue stesse prerogative, tale rimozione. Questo in data 9 settembre, ovvero un giorno dopo l’anniversario del tradimento e in concomitanza con una fantomatica e non meglio identificata “insurrezione contro il nazifascismo” da parte della popolazione locale. Esiste perfino una piazza 9 settembre a Nettuno dove si è tenuta nel pomeriggio una manifestazione in ricordo della Corazzata Roma, affondata in uno dei quattro assalti aerei (tedeschi e angloamericani) provocati dalla fuga di Vittorio Emanuele e di Badoglio che abbandonarono la flotta senza che nessuno sapesse con chi si sarebbe schierata.
Si consideri che il sindaco, di provenienza democristiana, è alla testa di una giunta di destra e e che la commemorazione dell’affondamento della corazzata rimanda a logiche e ambienti della monarchia.

I topi di bare
Durante la notte il sacrilegio. Quella a cui abbiamo assisto non è generalmente una prassi comunista, a prendersela con i cadaveri, a far sparire le salme, sono solitamente i massoni.
Magari si è trattata di una pura e semplice coincidenza e non c’è concatenazione voluta tra i tre eventi del 9 settembre, che in ogni caso appaiono legati da un medesimo sentire.
E che dire dell’atto sacrilego? È stato interrotto perché i vigliacchi profanatori hanno avuto di colpo paura? Oppure c’è un segnale anche in quello che è accaduto? Al suolo, infatti, è stata lasciata la bara del comandante Bardelli del Barbarigo che era stato assassinato in un agguato partigiano durante un programmato scambio di prigionieri. Egli a terra con due salme prigioniere non restituite è un semplice caso o è una ripetizione macabra della medesima schifezza, come a ribadire figuratamente proprio quello che venne fatto allora?

L’offensiva da destra
Se è stato soltanto il caso a concatenare le vigliaccate del 9 tutto si ferma lì. Se invece si è voluto lanciare messaggi formidabili sulla base di rituali macabri a certuni ben comprensibili, vuol dire che dobbiamo attenderci una grande offensiva a destra e nella destra contro ogni “ambiguità” e “indulgenza” nei confronti del fascismo e anche dell’estrema destra.
Noi ci eravamo abituati (si pensi ai badogliani della P2…) tanto da sapere che quei nemici sono più pericolosi di quelli con cui ci siamo sempre scontrati.
In occasione del caso Durigon uno dei principali uomini politici dell’area Dc ebbe recentemente a scrivere che una svolta di questo genere era stata decisa “molto in alto” e che non avrebbe ammesso repliche. Quanto in alto, e dove esattamente, lo saprà lui.
Ad essere onesti questo non ci sconvolge: che il nemico, non di certo minore o migliore di quello comunista, si dimostri come tale ci fa piacere. Peggio per quelli che hanno inseguito illusioni imbecilli accompagnate da inchini servili! Forse da domani saranno chiamati, loro malgrado, al risveglio.

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