venerdì 19 Luglio 2024

Se abbiamo una legislazione Speziale

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Il Diritto calpestato e usato come una rivoltella nelle distinte percezioni dei fascisti e degli individui di destra

Si è più sentito parlare delle indagini in corso riguardo la morte di Filippo Raciti? Evidentemente no, dato che ognuno con cui discuto di ultras tende a demonizzare le tifoserie organizzate con uno sciocco ‘ma ti sei già dimenticato dell’uccisione di Raciti, avvenuta per mano dei killers che esalti? ‘. Peccato che l’interlocutore, distolto da Maria de Filippi o dall’Isola dei Famosi, fideistico credente nella disinformazione progressista o destroborghese, non sappia che è oramai certo che a provocare il decesso del poliziotto sia stato l’impatto con un corpo contundente (lo sportello della Land Rover dei colleghi che si muoveva in retromarcia) e non una bomba-carta scagliata da un teppista ultrà; che il tifoso minorenne Antonino Speziale si sia fatto 6 mesi di carcere preventivo per un omicidio mai commesso, che lo stesso, sebbene innocente, sia stato equiparato dalla stampa a mostro, a Male tout court. Del resto l’interlocutore è colui che alla notizia ‘Tizio indagato’ perde la testa e, in un climax ascendente di orgasmo, comincia ad invocare garrote, gulag, castrazioni fisiche e quant’altro. Come se indagato o carcerato corrispondesse a colpevole, come se fosse un’equazione giuridicamente o umanamente proponibile. Aizzato al più plebeo giustizialismo dai mass-media, l’interlocutore, dal bancone del bar o dal sofà di casa, si eleva a supremo giudice, poco importa se ignorando il Diritto. Si masturba nel vedere il Demanjuk estradato o il nonagenario Priebke privato della libertà; invoca indignato uno Wiesenthal italico per dare la caccia ai Cesare Battisti, ai Pierluigi Bragaglia, alle Marina Petrella. L’informazione non gli ha detto che Demanjuk è stato assolto persino in Israele, che Priebke è in catene per palese stupro della Costituzione e dell’autonomia della magistratura, che negli anni di piombo il Diritto fu brutalmente calpestato. L’informazione non gli ha detto che Melchiorre Contena, pastore sardo accusato di sequestro di persona ed omicidio della stessa, è risultato innocente dopo trent’anni trascorsi in galera; che Rizzoli è stato assolto in seguito a ventisei anni di calvario giudiziario. L’informazione gli ha offerto in pasto, amplificandole, notizie vacue, morte di Michael Jackson docet, ed egli ha abboccato, ignorando i trafiletti che parlano di diritto calpestato o innocenti scarcerati dopo aver subito galera e diffamazione. Così il fatto che il Tribunale di Palermo abbia rimesso in libertà i tre minorenni, per i quali l’interlocutore ha già invocato Guantanamo, accusati di aver violentato lo scorso agosto una minorenne disabile ( avevano tutti un alibi e i racconti della vittima sono risultati vaghi e confusi ) per l’interlocutore passerà in secondo piano ( pazienza se il suo sadismo forcaiolo lo ha portato ad invocare la crocefissione di innocenti ). Sempre che non gli sia da monito per cianciare, quanta demenza!, su impunità e assenza di certezza della pena. Questo interlocutore ( plebeo, rozzo, giustizialista ), il cui motto, parimenti stalinista e santoinquisitorio, è ‘ meglio un innocente in galera che un criminale in libertà ‘, rappresenta lo specchio di una società imbarbarita dall’assassinio del Diritto. Società in cui si denota mancanza di fascismo e presenza ossessiva di ‘destra ‘. E all’interlocutore che sosterrà che fra destra e fascismo vi è identità farò notare che destra sono i depistatori piduisti, fascismo è il Ciavardini in catene. Catene costruite sul suo destro sostegno allo stupro del Diritto e della civiltà.
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