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Se ti scanno il body

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 Sarà caccia al cus cus clan?

Nei prossimi mesi mangiare un kebab e prendere l’aereo sarà rischioso.
Lo annunciano oggi le più autorevoli agenzie giornalistiche. Frattini, infatti, non esclude che venga introdotto negli aeroporti nazionali l’utilizzo del “body scanner”, lo strumento elettronico che consente di spiare dentro il corpo umano a fini di sicurezza e contrasto al terrorismo.
Più sofisticato del metal-detector, è proposto in alternativa all’esame delle feci e delle urine, soluzione che creerebbe eccessive lungaggini e code per l’accesso all’area imbarchi.
E’ stata fatta una simulazione in alcuni scali italiani, imponendo ad ogni passeggero di defecare in un barattolo per poi sottoporre il campione al test per la presenza di esplosivi.
Tuttavia improvvisi attacchi di stitichezza, determinati dall’emotività (non è semplice la deiezione quando montano le proteste per l’eccessiva attesa) e dalla sbadataggine di alcuni passeggeri (che avevano fruito dei bagni prima dell’imbarco), hanno reso la “evacuazione di sicurezza” sconsigliabile.
Col body scanner, invece, l’intestino e lo stomaco si possono comodamente osservare dallo schermo del computer. Il sistema è comodo è suscettibile di essere utilizzato anche ad altri scopi, come quello del controllo del peso. Si pensa, infatti, di introdurlo come mezzo di contrasto all’obesità le cui conseguenze gravano ogni anno sulle casse della sanità italiana. L’idea sarebbe quella di comminare ammende ogniqualvolta il body scanner rileva la presenza di cibi eccessivamente grassi negli stomaci dei viaggiatori.
Il body scanner garantirà sicurezza e maggior comfort sui voli. In caso di presenza cibi che provocano meteorismo, il passeggero potrà esser confinato in un’area del velivolo appositamente isolata, dove poter dar sfogo liberamente in compagnia di altri passeggeri in analoghe condizioni.
Inoltre, la presenza di cibi esotici o eccessivamente speziati come il kebab, potrà essere considerato grave indizio di terrorismo islamico. Al delinquente, così smascherato, verrà negato l’imbarco e comminata una misura restrittiva in modo da consentire ulteriori esami sulle feci e, in ogni caso, l’imposizione di una dieta adeguata ai cristiani.
Alcuni esperti hanno fatto presente che, tra i piatti tradizionali della cucina trapanese, si annovera il cuscus, piatto speziato cucinato anche in Marocco e suscettibile di rilevamento dal body scanner. La sola ingestione di cuscus potrebbe generare problemi a causa della difficoltà di determinazione della sua provenienza. Due sono, quindi, le ipotesi allo studio per ovviare al problema. C’è chi propone la proibizione assoluta del cuscus sul territorio nazionale e chi, invece, più drasticamente, propone di separare la Sicilia dal resto dell’Italia, rendendola “paese potenzialmente canaglia”, anche in considerazione dei trascorsi storici di dominazione araba.
http://ilcinabro.blogspot.com

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