Arte dopo il terremoto
Segnali stradali che diventano opere d’arte, architetture storiche che si accendono con proiezioni immersive, borghi marchigiani colpiti dal sisma che rinascono attraverso il linguaggio dell’arte digitale.
È il cuore del progetto ideato da PlayMarche, realtà attiva nella progettazione culturale, che presenta tre interventi artistici capaci di unire sperimentazione, memoria collettiva e valorizzazione del territorio.
La mostra collettiva multimediale sarà aperta fino al 6 settembre 2025.
Primo progetto in programma è l’intervento urbano di Clet Abraham a Monteleone di Fermo, dove per la prima volta in Italia l’intero sistema di segnaletica stradale di un borgo è stato reinterpretato come opera d’arte. L’artista francese, celebre per la sua street art ironica e provocatoria applicata ai cartelli stradali, ha trasformato ogni segnale in uno strumento di bellezza e riflessione.
Il borgo si fa così museo a cielo aperto e simbolo di rinascita culturale. Il secondo progetto è Play Visual – Digital Landscapes, una residenza internazionale con 16 artisti provenienti da otto paesi, che hanno realizzato installazioni digitali, opere immersive e proiezioni audiovisive per raccontare il paesaggio fisico e culturale di Macerata. Tra i protagonisti: Elodie Poidatz, Jésus s. Baptista, John Tettenborn, Kourtney Lara Ross, Luca Agnani, affiancati dai maestri Javier Riera, Daniel Rossa e Karen Monid.
Il terzo progetto, Nuove Visioni Digitali, è frutto di una residenza artistica gratuita dedicata a 10 giovani artisti italiani under 35, selezionati con bando nazionale. All’interno dell’ex Mercato delle Erbe, trasformato in centro di sperimentazione tecnologica, hanno dato vita a installazioni digitali ispirate al territorio e alla storia maceratese. Il progetto è promosso da PlayMarche, in collaborazione, tra gli altri, con il Comune di Macerata e con il sostegno di Siae e ministero della Cultura.