giovedì 18 Luglio 2024

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bimbi buoni e non

I bambini e il futuro del mondo sono tornati spesso nel discorso tenuto da Gordon Brown davanti al Congresso degli Stati Uniti, un tema collegato alla grandezza dell’America, alla capacità di ottimismo del paese di Barack Obama, alla sua funzione di pacificatore nel mondo e quindi alle radici della “special relation” che, ha ribadito Brown, lega Washington a Londra.
“Il più grande dono al mondo” ha detto Brown in un passaggio del suo applauditissimo discorso “sarebbe dare a tutti i bambini una chance di essere istruiti”.
Al centro dell’intervento c’è però una speranza fallita, una promessa mancata, che Brown ha voluto inserire all’ultimo nel suo discorso. Il premier ha citato una piccola vittima del genocidio in Rwanda. “Nome, David; età, 10 anni; causa della morte: tortura. Il suo sogno era fare il medico e gli piaceva giocare a calcio. Ultime parole pronunciate: “Le Nazioni Unite verranno”. Ma noi non siamo arrivati”.
In nome di quel piccolo David che aveva fiducia nella comunità internazionale, il mondo ha il dovere di salvare i bambini, sottointende Brown, e di preservare il loro mondo dagli scossoni politici e dalla crisi economica. E nessun popolo saprà farlo come gli Stati Uniti. “Voi, gli americani, siete tutti ottimisti come i vostri Roosevelt, i vostri Obama”, unendo idealmente il presidente che fece emergere l’America dalla Grande Depressione e il neopresidente. Del resto, Brown aveva parlato di bambini anche elogiando il senatore democratico Ted Kennedy, a cui ha consegnato l’onorificenza e il titolo di “sir”, spiegando che ha contribuito a portare la pace in Irlanda del Nord, ad allargare la copertura sanitaria per gli americani, e a “migliorare l’accesso all’istruzione per i bambini di tutto il mondo”.
In nome di questa missione di crescita e di pace, in nome della grandezza americana si coniuga la “special relation” fra i due paesi “per la nostra generazione. L’alleanza è “infrangibile” ha detto il premier e “nessun potere sulla terra potrà mai separarci”. Del resto, ha dichiarato Brown, “lasciatemi dire che adesso avete la leadership americana più filoeuropea che si ricordi. Una leadership che vuole cooperare. Non c’è vecchia Europa o nuova Europa, solo l’Europa, la vostra amica”.
 
…Brown il buono parlava naturalmente dei bambini buoni: le centinaia di piccoli morti massacrati dal fuoco israeliano o da quello dei droni yankees in Pakistan non valgono …

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