8 settembre: auguri ai più
Il tradimento con tanto di fuga vigliacca di monarca, corte e governo dalla Capitale ha marchiato a fuoco la pelle e la psiche degli italiani, da allora sempre – e giustamente – disprezzati da tutti i popoli del mondo.
A salvare l’onore, come dissero Alexander e Eisenhower furono solo i Franchi Tiratori e i Volontari della RSI.
Ciò nonostante la vigliaccheria si è impadronita delle cellule italiane e la fa da padrona ininterrottamente, sposata, come allora, con la furbizia ipocrita.
Gli italiani si meritano la classe dirigente che hanno, che è la stessa di allora, perché gli italiani – con pochissime eccezioni – sono vigliacchi e furbetti in tutte le espressioni quotidiane, antagonismo e opposizione politica compresi.
Il far scena per nobilitare le mediocrità e le meschinità, in mancanza ormai anche di talento teatrante, trasforma il tutto non più in commedia dell’arte ma in buffonata.
Buon anniversario gente.
Solo pochissimi di voi non hanno da festeggiare.
E temo che questo riguardi anche parecchi che si ritengono esenti.
