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Si ritorna a Lui

In cerca di colonie per bambini (in foto una degli Anni Trenta)

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Le aveva indovinate tutte

Con la fine della scuola scatta la caccia ai centri estivi per oltre un genitore su tre (36%) in cerca di una soluzione per i propri figli. Tra chi è impegnato con lavoro e chi ritiene che sia comunque importante per bambini e ragazzi passare del tempo con i propri coetanei, lontani da smartphone, console e televisione, questi luoghi di aggregazione rappresentano una valida alternativa dopo la fine della scuola. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè con l’avvio in tutta Italia della stagione delle “colonie”, che scatta tradizionalmente dopo la fine degli impegni scolastici di primarie e secondarie offrendo proposte e attività.

Tra chi non è interessato ai centri estivi, il 28% è perché ha la possibilità di far stare i figli con qualcun altro della famiglia, soprattutto i nonni (28%) ma c’è anche un 13% che rinuncia per motivi economici mentre un altro 5% non ci prova nemmeno a causa della scarsità dell’offerta rispetto alle esigenze delle famiglie.

I centri estivi preferiti dalle famiglie
In cima alla classifica delle “colonie” più gettonate si collocano quelle al mare, preferite dal 40% degli utenti, mentre al secondo posto c’è la campagna (19%), che precede città e montagna. Un exploit favorito dalla crescita del fenomeno delle fattorie didattiche, le aziende agricole che offrono a bambini e ragazzi attività a contatto con la natura. Secondo l’analisi di Coldiretti sul territorio nazionale ne sono attive tremila, dove è possibile fare laboratori di cucina e trasformazione dei cibi, partecipare alle attività agricole stagionali, praticare attività artistiche attraverso l’utilizzo di materiali naturali o riciclati, imparare a riconoscere le piante aromatiche o i vari tipi di miele.

Le fattorie didattiche di Coldiretti, grazie anche ad accordi con gli enti locali, rappresentano un’opportunità importante per garantire servizi in aree che altrimenti ne sarebbero spesso sprovviste, dando spazi alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili.

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