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Sir Goodwin is thinking about

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L’ex onnipotente della Royal Bank of Scotland, praticamente rovinata, forse accetterà un piccolo sconto al suo vitalizio annuo di un milioncino di euro 

L’ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland, Sir Fred Goodwin, al centro delle polemiche e delle manifestazioni di collera dei risparmatori per via della pensione d’oro con cui si è congedato dai vertici dell’istituto bancario salvato dal governo di Londra, avrebbe acconsentito a ad una riduzione del suo compenso previdenziale, attualmente da 703 mila sterline l’anno. Lo ha fatto sapere il presidente del gruppo Sir Philip Hampton, anche se la notizia non è ancora ufficiale: “Ho chiesto a Sir Fred se è disponibile a prendere in considerazione una riduzione volontaria della sua pensione e mi ha detto che ci sta pensando” ha riferito Hampton a Sky News, auspicando che la banca cessi di essere al centro della gogna mediatica: “la maggior parte dei dipendenti della banca guadagna menodi 21mila sterline l’anno e lavora nelle nostre filiali, nei call-centre e negli uffici delle comunità del paese offrendo un servizio tra i migliori dell’intero settore. Non meritano di essere coinvolti nelle polemiche che riguardano il loro datore di lavoro e il settore in cui lavorano” ha aggiunto il presidente.

Dichiarazioni che arrivano nel giorno del vertice annuale degli azionisti della banca – la cui maggioranza è passata nelle mani del governo dopo l’intervento di salvataggio da 20 miliardi di sterline. L’azienda ha già annunciato il taglio di personale che si spalmerà sui prossimi tre anni: in tutto l’istituto finanziario prevede il taglio di 2.700 posti di lavoro per far fronte alle perdite record registrate nel 2008: oltre 24 miliardi di sterline.

Duemilasettecento posti di lavoro in meno, 24 miliardi di sterline di perdite per il 2008: per il sir un vitalizio di circa un milione l’euro l’anno. L’economia sociale di mercato!

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