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Le onde vaticane si aprono alla pubblicità commerciale

CITTA’ DEL VATICANO – E adesso consigli per gli acquisti. Questo gli ascoltatori di Radio Vaticana non lo avevano ancora sentito, almeno fino ad ora. Già perché a causa dei conti in rosso, l’emittente radiofonica della Santa Sede ha preso una decisione storica: aprire agli inserzionisti pubblicitari. Ad annunciarlo è stato il suo direttore, padre Federico Lombardi, nel corso di una conferenza stampa.
“Il primo cambiamento piuttosto evidente – ha detto Padre Lombardi – è il fatto che su Roma in Fm, sull’Italia in Dab e per tutto il mondo via Internet, vi è adesso un canale di trasmissione della Radio Vaticana:
One-o-five-live, un canale radio che trasmette 24 ore su 24. Questa programmazione, con un pubblico anche sempre più stabile, è naturalmente un ambiente in cui la pubblicità si inserisce con più pertinenza, con più logica – ha concluso.
Il primo cliente sarà l’Enel, che trasmetterà il primo spot in cinque lingue dall’8 luglio fino a fine settembre. “Siamo orgogliosi di essere stati scelti come primo inserzionista per una radio che è fra le più diffuse al mondo – ha detto il presidente dell’Enel Piero Gnudi. “Questo ci consente di trasmettere, comunicare, far conoscere i nostri progetti in tutto il mondo”.
Alla Mabq di Egidio Maggioni spetta invece il compito di occuparsi della raccolta pubblicitaria. “Il nostro lavoro – ha detto Maggioni – sarà quello di cercare inserzionisti offrendo uno strumento particolare che non è mai esistito sinora sul mercato pubblicitario, con tutti i ‘paletti’ del caso. E’ evidente che non tutte le aziende possono avere la caratteristica, anche merceologica, di comparire con degli spot sulla Radio Vaticana. Faremo dunque un lavoro di preselezione e poi di proposta alla Radio di eventuali clienti – ha concluso il presidente della Mabq.

I vescovi avevano appena finito di lodare gli immigrati clandestini in quanto uomini che sfuggono alla nostra cultura consumistica fondata sulla pubblicità.

Poco male, rivedranno prontamente il discorso da fare.

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