Home Storia&sorte Solo in piscina non andiamo a fondo

Solo in piscina non andiamo a fondo

0

Mondiali. Il settebello sulla scia di  Federica la grande

SHANGHAI – Italia campione del mondo di pallanuoto. Gli azzurri di Campagna hanno vinto la medaglia d’oro a Shanghai battendo in finale la Serbia per 8-7 dopo i tempi supplementari (1-0 0-2 4-1 1-3 2-1 0-0). La partita si era chiusa sul 6-6. E’ stata una partita molto tesa e nervosa, con tante contestazioni nei confronti degli arbitri. L’Italia ha comunque meritato la vittoria: gli azzurri sono partiti molto bene e hanno sofferto soltanto nel secondo tempo, quando i serbi per la prima e unica volta sono passati in vantaggio. Grande merito dell’impresa va a Sandro Campagna: due anni fa, ai Mondiali di Roma, gli azzurri non erano andati oltre l’11esimo posto. L’Italia non saliva sul podio mondiale dal 2003 (argento a Barcellona); l’ultimo titolo mondiale risaliva invece a Roma ’94. La rete decisiva, dell’8-7 definitivo, è stata messa a segno da Felugo nel primo tempo supplementare. Migliore ancora una volta il portiere Tempesti, che ha parato due rigori. Per l’Italia si è trattata anche di una bella rivincita nei confronti della Serbia, che a fine a giugno a Firenze aveva vinto la finale della World League con lo stesso punteggio di 8-7. La medaglia di bronzo è andata alla Croazia, che nella finale per il terzo posto ha battuto l’Ungheria per per 12-11 (5-2, 3-2, 3-5, 1-2).
CAMPAGNA: “VITTORIA DEL GRUPPO” – “Siamo stati fantastici, epici. Abbiamo strameritato, è una vittoria che ci rende orgogliosi. Quando c’è compattezza e coesione, gli italiani non sono inferiori a nessuno”. Così il ct del Settebello Sandro Campagna commenta a RaiSport l’oro mondiale vinto nella finale con la Serbia. “Sono felice, è stato un successo voluto da tutta la squadra. Siamo stati straordinari, abbiamo sopperito alle loro grandi individualità con il carattere del gruppo, l’atipicità del nostro gioco e con il cuore ed il coraggio. E’ la vittoria straordinaria di tutti, nessuno escluso”. Poi ha aggiunto: “La Serbia ha individualità eccezionali. Noi li abbiamo battuti con l’atipicità del nostro gioco e l’unione tra di noi”. Un elogio particolare al portiere Tempesti, che ha parato due rigori alla Serbia: “E’ stato eccezionale, e non solo per quei due penalties”.
TEMPESTI: “E’ MERAVIGLIOSO” – “Siamo tutti felicissimi, è un momento meraviglioso, non avrei mai immaginato un’emozione così grande”. Miglior portiere del torneo e leader indiscusso del Settebello, Stefano Tempesti si gode il titolo mondiale: “Abbiamo sofferto per anni, siamo rimasti sempre indietro, ma questo Mondiale è strameritato. Onore alla Serbia, che è fortissima, ma abbiamo una grande squadra, un grande allenatore, un grande staff, una grande Federazione”. Tempesti, con i suoi interventi, è stato decisivo come al solito, vedi i due rigori parati. “Sono riuscito a rimanere sereno e trasmettere questa tranquillità alla squadra, oggi era difficile batterci – assicura – Le critiche negli anni scorsi? In parte erano giustificate, perché avevamo smarrito la via e non abbiamo dato quello che potevamo ma in pochissimo tempo Campagna ha costruito un gruppo fortissimo dal punto di vista mentale che ha saputo sopperire a qualche carenza fisica, ci ha tenuto uniti nei momenti più stressanti e difficili di questo Mondiale”. “Questa partita l’abbiamo vinta 4-5 volte, è stata incredibile – sono invece le parole di Maurizio Felugo, autore del gol vittoria – È stata la miglior partita che abbiamo giocato in questo Mondiale, all’inizio abbiamo fatto qualche errore e loro hanno avuto una fortuna incredibile ma siamo andati in vantaggio con grande personalità e meritavamo di vincere già nei tempi regolamentari. E’ stata un’Italia pazzesca. A chi dedichiamo il titolo? Non riesco a non pensare a noi e a quello che abbiamo fatto in questi anni”.
ITALIA-SERBIA 8-7 d.t.s. (6-6)
(1-0, 0-2, 4-1, 1-3, 2-1, 0-0)
Italia: Tempesti, Perez, Gitto, Figlioli 1, Giorgetti, Felugo, Figari, Gallo 1, Presciutti 2, Fiorentini, Aicardi 2, Deserti, Pastorino. All. A. Campagna.
Serbia: Soro, Avramovic, Gocic, V. Udovicic 1, Cuk 1, D.
Pijetlovic, Nikic, Aleksic, Radjen, Filipovic 2 (1 rig), Prlainovic 1, Mitrovic, G. Pijetlovic 1. All. D. Udovicic.
Arbitri: Tulga (Tur) e Koganov (Aze).
Marcatori: nel pt 1’43” Gallo; nel st 1’42” Prlainovic, 4’20” Cuk; nel tt 0’28” Aicardi, 2’56” Filipovic, 3’40” Aicardi 3-3, 5’36” Figlioli, 7’38” Presciutti; nel qt 1’47” Udovicic, 2’29” Presciutti, 4’00” D. Pijetlovic, 5’25” Filipovic 6-6 (rigore); nel pts 0’17” Aicardi, 0’45” Filipovic, 3’25” Felugo.
Note – Usciti per limite di falli Aleksic (S), Deserti e Gitto (I) nel quarto tempo. Tempesti ha parato un rigore a Filipovic nel quarto tempo e uno a Udovicic nel primo supplementare. Espulso Pastorino dalla panchina per proteste nel primo tempo supplementare. Superiorità numeriche: Serbia 3/12 + 3 rigori e Italia 4/13. Spettatori 3500.

Nessun commento

Exit mobile version