sabato 20 Luglio 2024

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altSecondo errore di persona consecutivo dei killer israeliani

Lutto in Palestina per la morte di un uomo di sessantasette anni, ucciso per errore dai soldati israeliani.
Cercavano un membro di Hamas, Wael Bitar, scarcerato il giorno prima dall’Autorità Nazionale Palestinese.
All’origine, forse uno scambio di identità e di appartamento. L’uomo era in casa di Bitar, afferma comunque l’esercito israeliano.
“Stava dormendo”, spiega la moglie, “Gli hanno sparato direttamente dalla porta. Io stavo pregando e non so come siano entrati. Quando sono tornata, mi hanno puntato un’arma alla tempia e poi gli hanno sparato di nuovoâ”.
Israele, che annuncia di aver catturato Bitar e altri quattro uomini, promette un’inchiesta in tempi brevi per quest’errore, il secondo in meno di una settimana.
Secondo errore di persona consecutivo dei killer israeliani. Si noti, en passant, che il Bitar  che volevano assassinare non era né ricercato né imputato di alcunché. Ma questo, non si sa perché, sembra non interessare nessuno. Come ben poco interessa far notare che il killeraggio non è pratica legale e che, di certo, non è indice di ricerca della pace.

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