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Riecco la cantilena del più viziato dei piagnoni defilippidi


“L’insulto di Totti mi ha fatto più male del calcio. E’ uno che ammiravo…”.
Mario Balotelli torna, in una lunga intervista a ‘Vanity Fair’ in edicola  sul
calcione di Francesco Totti durante la finale di coppa Italia Roma-Inter.
A chi gli domanda se ha problemi di autocontrollo, Balotelli risponde:
“Con il corpo no, quello lo controllo perfettamente: mai fatto male a
nessuno, mai reagito fisicamente. Mi scappa una parola, piuttosto:
mi scappa un vaffa. Ma se succede lo ammetto. I veri uomini non si
nascondono dietro qualcun altro. Non come… posso dire quel che è
successo con Totti?”.
Non è quel che ha raccontato lui? “No. Io gli ho solo detto una cosa tipo:
continui a giocare o vuoi fare il bambino? Lui mi ha risposto negro di…
Poi ho sentito che diceva a Thiago Motta: lo spacco. Io ho sorriso e sono
andato via. Dopo è arrivato il calcio. Non ho neppure capito, quando ho
visto il filmato mi sono accorto di come me l’aveva dato. Comunque
l’insulto mi ha fatto più male del calcio. Totti è uno che ammiravo…”.
Balotelli fa ‘mea culpa’ per la linguaccia ai tifosi romanisti a San Siro:
“Sì, lì ho perso anche io il controllo e ho fatto un gesto, ma si sbaglia”.
Potesse tornare indietro, Balotelli rifarebbe quel gesto dopo il Barcellona,
la maglietta buttata? “No. Però ti dico una cosa: se tutti gli sbagli che ho fatto
sono serviti a far vincere uno scudetto e magari una Champions, va bene così”.
(Capito? Secondo questo qua è grazie al fatto che ha gettato a terra la
maglia dell’Inter che quest’ultima ha vinto lo scudetto…)

Balotelli parla anche di politica e spiega che lui, cittadino italiano e maggiorenne, non esercita il suo diritto di voto: “Non ho votato. Non voterò mai”,
dice l’attaccante nerazzurro. “Lo farei solo se facessero una legge che mette i
n galera chi non vota. Perché la politica non mi interessa, non la seguo.
E allora che cosa voto a fare?”.
Balotelli non ha nessuna fede? “Sono religioso. Ma non pratico. Però prego,
la sera prima di addormentarmi, qualche volta alla mattina quando mi sveglio,
non sempre. Mi rivolgo a chi, non so, Dio, credo, e non chiedo niente. Mica prego
per vincere la Champions, non ha senso, non capisco quelli che pregano prima
di una partita. Io dico solo grazie per quel che ho avuto”.
Davvero? Francamente questo non lo aveva notato nessuno.

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